Comitato per la ferrovia Silana, interrogazione Consiglio Regionale

Cosenza Attualità

Plauso al Consigliere Giuseppe Graziano per l’appoggio che sta offrendo in questo periodo alla vertenza che il “Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana” sta portando avanti da oltre un anno.

"E’ certamente - si legge in una nota del comitato - un passo importante quello di aver riportato tra i banchi di Palazzo Campanella la questione riguardante la Ferrovia Silana, dopo che eravamo riusciti, nella primavera dello scorso anno, a far modificare la Delibera Regionale 380/13, primo, ma ancora non sufficiente, importante traguardo dell’azione del Comitato. Resta però ancora tanto lavoro da fare, in primis la richiesta, che stiamo avanzando ad altri Consiglieri Regionali nel sostenere le mozioni proposte da Giuseppe Graziano e riuscire innanzitutto ad eliminare la delibera 124/2014, successiva alla 380/13, azione necessaria proprio per cercare di porre soluzioni concrete che diano immediate risposte alle giustificate preoccupazioni che il consigliere Graziano ha posto nella sua interrogazione circa il “Piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobiliari per l’esercizio finanziario del 2013” nel quale si prevede l’automatica classificazione dei beni immobili tra cui tutti i 19 caselli ferroviari della Ferrovia Silana che si intende sdemanializzare insieme alla tratta ferroviaria tra San Nicola/Silvana Mansio e San Giovanni in Fiore con conseguente alienazione dell’intero patrimonio immobiliare presente. E’ necessario porre immediatamente freno a questa idea scellerata di svendere il patrimonio immobiliare e ferroviario lungo la “Transilana” proprio per scongiurare che in futuro non ci siano possibilità di ripristino del servizio ferroviario tra Cosenza e San Giovanni in Fiore. Continuiamo inoltre a portare avanti l’idea di realizzare laboratori tematici in collaborazione con i Dipartimenti delle Università calabresi, in modo da riuscire a trovare possibili idee e soluzioni anche attraverso l’utilizzo dei bandi e fondi europei sulla mobilità sostenibile che appoggia appieno l’idee di ripristino portate avanti dal Comitato.

Interessanti, infine, ci sono apparse anche le dichiarazioni offerte da Graziano nella sua interrogazione, quali lo sfruttamento della tratta silana come incentivo ad un maggiore flusso turistico all’interno del Parco nazionale della Sila, in particolare in vista della grande vetrina internazionale che offrirà l’Expo 2015, ma soprattutto l’utilizzo della Ferrovia come mezzo alternativo al trasporto su gomma per i residenti sull’altopiano silano che si muovo spesso per lavoro nell’area urbana di Cosenza. La politica scellerata dei decenni passati che ha avvantaggiato il trasporto su gomma a discapito dei mezzi di trasporto su ferro, più sicuri e spesso più veloci, è un punto che stiamo cercando di far entrare on prepotenza all’interno delle politiche regionali che si occuperanno di trasporto, visto che è necessaria assolutamente un’inversione di tendenza a riguardo, contrastando la preoccupante marginalità che il territorio silano sta vivendo in questo periodo.

L'impegno del Comitato, dopo la presentazione dello scorso 7 marzo del bilancio delle attività svolte nel primo anno di mobilitazione, continua con ancora maggiore determinazione nella ricerca di ulteriore sostegno alla richiesta di riaprire la Ferrovia Silana da parte di istituzioni locali, associazioni, forze politiche e sociali e cittadini. Ribadiamo pertanto al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio la nostra richiesta di cancellare le delibere approvate della precedente giunta regionale, la 380/2013 e la 124/2014, che hanno decretato la chiusura della tratta ferrata e la sdemanializzazione del suo patrimonio pubblico, e di procedere ad una urgente opera di manutenzione della tratta per ripristinare, almeno in questa prima fase, il trenino turistico del Parco nazionale della Sila. Per questa ragione ci siamo mobilitati e raccolto oltre 4,000 firme sulla petizione che abbiamo consegnato il 7 marzo al Capo di Gabinetto Avv. Gaetano Pignanelli, petizione che può essere ancora sottoscritta on-line su change.org e che in due settimane ha già raccolto quasi 2.000".