Pesca illegale, 250 chili di bianchetto sequestrato nel cosentino

Cosenza Cronaca

Dopo la complessa operazione denominata “Rostrum”, che ha visto impegnata nel mese di marzo la Guardia Costiera, coordinata dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria, nel compartimento marittimo di Corigliano Calabro, sono proseguiti i controlli e l’attività di vigilanza per la prevenzione e la repressione della pesca illegale.

Il personale della Guardia costiera, agli ordini del Capitano Francesco Perotti, ha così intensificato l’osservazione nel litorale dello Jonio cosentino che va da Rocca Imperiale a Cariati, rivolgendo l’attenzione in particolare sul trasporto del novellame di sarda, spesso proveniente anche da altre regioni.

Dopo degli appostamenti sulla Statale 106, nella zona di Amendolara, i militari di Montegiordano e Trebisacce hanno pertanto individuato e fermato un furgone sospetto, già notato in precedenti operazioni, a bordo del quale vi erano 43 cassette di polistirolo contenenti del novellame per oltre 250 chili. Il mezzo è risultato di proprietà di un coriglianese che è stato pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per detenzione e trasporto di “esemplari di specie ittiche di taglia inferiore” alla quella minima, in pratica del novellame.

Il prodotto sequestrato, che è giudicato non idoneo al consumo umano dai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, è stato quindi avviato alla distruzione.

Il sequestro si aggiunge agli oltre 130 chili di novellame già intercettati nel corso dello scorso mese di marzo durante una precedente operazione: allora erano stati elevati anche 4 verbali amministrativi per oltre 7000 Euro per mancanza di etichettatura, irregolarità nell’assunzione di marittimi e altre fattispecie, ed erano stati sequestrati attrezzi e reti vietati.