Arma, munizioni e soldi nel villaggio turistico: un arresto e una denuncia
Ieri pomeriggio, il personale della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia, insieme al personale della locale Sezione Cinofili, nel corso di un’attività investigativa ha effettuato alcune perquisizioni all’interno del Villaggio “Baia Tropea Resort” di Parghelia, gestito da Domenico Comerci, di 39 anni e dal padre Nicola Francesco, di 67.
Nel corso dell’attività di Polizia, gli operatori hanno individuato, nascoste all’interno di una cella frigorifera spenta, 3 donne di nazionalità italiana, S.P. di 22anni , G.A. di 34 e A.O. di 31, dipendenti del villaggio turistico ma prive di un contratto di lavoro regolare.
Le donne, intente a svolgere mansioni contabili, alla vista degli agenti sarebbero state fatte nascondere, presumibilmente dai due uomini, all’interno della cella frigorifera chiusa dall’esterno, insieme a documentazione e a un computer che le stesse stavano utilizzando in quel momento, per sottrarle al controllo.
Nel corso della perquisizione, inoltre, la polizia ha rinvenuto, all’interno di una autovettura VW Golf che era parcheggiata all’interno della struttura turistica e in uso al 39enne, una pistola a tamburo (revolver) della Smith & Wesson, calibro 38 special (Mod. Airweight) con matricola abrasa e 5 cartucce marca GFL cal. 38. L’arma era carica e - secondo gli agenti - pronta per un eventuale utilizzo, dato che era nascosta all’interno della tasca portaoggetti della portiera del lato guida, nell’immediata disponibilità del conducente.
Nel corso della attività, è stato inoltre deferito in stato di libertà, per i reati di detenzione illegale e ricettazione di 5 cartucce cal. 12, Nicola Francesco Comerci, padre di Domenico: nel corso della perquisizione è stato trovato celato in una crepa di un muro, un involucro contenente 2 cartucce calibro 12 a pallettoni, 2 cartucce calibro 12 a pallini e 1 cartuccia cal. 12 a palla unica.
Infine, dentro ad una cassaforte che era nell’ufficio della struttura alberghiera, è stata rinvenuta la somma di oltre 132 mila euro in contanti, composta da banconote da 500, 200, 100 e 50 euro. Sul denaro il 67enne avrebbe dichiarato di detenerlo in contanti poché, per un contenzioso con Equitalia, non lo avrebbe despositato in banca per paura di eventuali sequestri.
Dopo le formalità di rito Domenico Comerci è stato associato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia. L’attività investigativa è stata coordinata dal Pm di turno, Vittorio Gallucci.