Marmificio scaricava i rifiuti nell’alveo del fiume, denunciato il titolare
Il Corpo forestale dello Stato, nei giorni scorsi, ha scoperto nell’entroterra del Marchesato della provincia di Crotone, un opificio che scaricava illegalmente residui della lavorazione di marmi. I controlli hanno evidenziato anche delle irregolarità nella tenuta del formulario dei rifiuti. Il titolare dell’attività è stato segnalato alla Procura della repubblica di Crotone.
L’opificio è stato rintracciato seguendo i residui della lavorazione dei marmi sparsi per circa un centinaio di metri lungo un affluente del torrente Timpa grande. I rifiuti erano stati abbandonati in cumuli, probabilmente nel corso di più anni, a giudicare dalla presenza di rovi, in prossimità dell’alveo del fosso ed erano stati trascinati dalle acque. Il controllo successivo della documentazione amministrativa avrebbe evidenziato irregolarità nella gestione del formulario specifico.
Il titolare dell’attività è dunque stato segnalato alla Procura della Repubblica per smaltimento di rifiuti speciali (in violazione del decreto legislativo 152/2006, meglio conosciuto come testo unico ambientale). Elevata anche una sanzione amministrativa per la tenuta irregolare del registro di carico e scarico pari a circa 2 mila euro.
L’intervento dei forestali ha interrotto una condotta illecita, fonte di rischi per l’ambiente e la comunità. Sono in corso ulteriori accertamenti per fare emergere eventuali altre responsabilità.