Jazz Manouche, per la prima volta in Calabria Rares Morarescu e Carlo Butera

Crotone Tempo Libero

Rares Morarescu, violino jazz e Carlo Butera, chitarra Manouche presentano un workshop rivolto agli appassionati del Jazz ma anche a coloro che vogliono avvicinarsi alla tradizione Manouche, ereditata da Django Reinhardt. Per la prima volta a Crotone, grazie all’amicizia con un musicista locale, Luigi Colurcio, i due importanti artisti mettono a disposizione la loro cultura ed esperienza musicale per permettere a tutti non solo di comprende le origini storiche del movimento ma, soprattutto, per trasmettere le tecniche e le principali nozioni che stanno alla base del tipico ritmo jazz Manouche.

Il workshop (che si svolgerà presso l'Arci “Le cento città”, venerdì 8 maggio dalle 16 alle 19 e live al Columbus Bar, sul lungomare cittadino, dalle 22) è aperto a professionisti tanto quanto a principianti del jazz, a semplici appassionati di musica e a chiunque possieda una chitarra (manouche, acustica o classica non fa differenza). Unici elementi richiesti sono la passione e la voglia di gustare questo genere, con l’opportunità inoltre di partecipare ad esercitazioni pratiche.

Altre tappe dell’iniziativa saranno quella di Cosenza, il 9 maggio, presso il Rox di Via Nicola Parisio 25/b (vicino la Chiesa di S. Teresa (workshop dalle 16 alle 19 e live alle 22) e quella di Rende, il 10 maggio presso il Café Barrè di Via Kenndy 114 (workshop dalle 16 alle 19 e live alle 21:30).


RARES MORARESCU (Violino Jazz) | Nato in Romania, Bucharest, città multietnica ricchissima di stimoli artistici e musicali. Studia musica e violino classico dall'età di 5 anni ma è sempre incuriosito dalla travolgente musica e dal pathos degli tzigani di cui era pieno il suo quartiere e così a 14 anni cominciò lo studio del folklore e la musica dei lautari.

A 15 anni viene assunto dal famoso Taraf "Cununa Carpatzilor" di Bucharest con il quale gira il mondo per 10 anni, in parallelo collabora con l'orchestra popolare di stato della Radio Televisione Romena e ottiene piccole scritture col teatro d'opera e operetta. Nel 2005 decide di cambiare vita dando spazio al interamente Jazz, la sua grande passione coltivata in privato. Attualmente vive a Parigi e collabora con i tanti musicisti jazz e manouche.


CARLO BUTERA (Chitarra manouche) | Carlo Butera nasce a Caltanissetta il 3 dicembre del 1979; fin dall'età di 12 anni si dedica allo studio della chitarra esibendosi con le prime formazioni in Sicilia. Coltiva in seguito la passione per il Jazz che lo spinge a frequentare l'Accademia "Enzo Randisi" fondata dal pianista Giovanni Mazzarino, approfondendo lo studio dell'improvvisazione e del linguaggio jazzistico e frequentando seminari di perfezionamento con Dario Deidda, Bob Mintzer, Salvatore Bonafede.

Prende inoltre parte al "Piazza Jazz" un Workshop di 3 giorni di alta specializzazione con insegnanti del calibro di Marco Panascia, Adam Nussbaum, Hue Warren, Orazio Maugeri suonando con tanti altri musicisti siciliani. Si è esibito al Jazz Festival Terre di Collina insieme a prestigiosi nomi del panorama jazzistico italiano e internazionale, come Ed Cherry, Bruno Marini, Marco Marzolla,Donato Cimaglia, Antonello Salis, Bebo Ferra, Raffaello Pareti, Stefano Cantini, Amalia Grè, Dudà Band.

Si avvicina nel 2000 circa alla musica Jazz Manouche, costituisce nel 2004 l'ensemble "Hot String Quartet", il quartetto si esibisce in giro per la Sicilia e in alcuni Jazz Festival locali.

Nel corso degli anni intraprende sempre più spesso dei viaggi a Parigi, Samois sur Seine, Bordeaux , Olanda che lo aiuteranno a capire più in profondità la filosofia e gli aspetti tecnici dello stile Jazz Manouche, si esibisce con musicisti locali in jazz club e realtà locali prendendo parte a numerose "Boeuf" inseme ai maggiori esponeti del Jazz Manouche mondiale.

Suona e collabora con vari musicisti di spicco del panorama siciliano, ma anche in gran parte d’Italia sino in Francia, Jacopo Martini, Maurizio Geri, Tolga During,Rares Morarescu, Angelo Debarre, Lollo Meier, Antonio Licusati,Costel Nitescu, Samy Daussat, David Reinhardt, Romane, Fapy Lafertin, Roberto Gervasi, conduce e dirigie da 4 anni il raduno mediterraneo manouche (www.radunomanouche.it) e organizza seminari e concerti per permettere la divulgazione del genere Jazz Manouche nel territorio Siciliano e Italiano.

Esplora sempre nuove sonorità e ricerca attraverso lo studio e l'ascolto del jazz una personale chiave espressiva per dare il giusto colore alle proprie emozioni.