Rende. Sequestrati 15 kg di marijuana, sei arresti

Cosenza Cronaca

Nella notte appena trascorsa, i Carabinieri di Rende, Corigliano Calabro e Roccella Ionica, hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare (quattro in carcere e due ai domiciliari), emesse venerdì scorso, 24 aprile, dal Gip di Cosenza (Caliò) su richiesta della Procura (Assumma), nell’ambito dell’indagine antidroga, denominata “Il 7 e l’8”.

La stessa indagine, partita circa un anno fa, è culminata con il sequestro di 16 chilogrammi di Marijuana, abbandonati dagli indagati a Rende, in via Ettore Majorana, appunto nella notte tra il 7 e l’8 ottobre del 2014. I fuggivi vennero ugualmente fermanti dai militari che, dopo accurate ricerche durate per tutta la notte lungo il percorso di fuga, erano riusciti a ritrovare (alle prime ore dell’8 ottobre del 2014) tutte le 15 buste che contenevano l’ingente quantitativo.

AGLI ARRESTI sono dunque finiti, in carcere: Michele Perri, 34enne nato Cosenza ma residente a Rende, censurato; Matteo Gerecitano, 29enne nato a Siderno e residente Pazzano; Cosimo Panetta, 26enne nato a Siderno e residente a Placanica; Bruno Panetta, 35enne nato a Siderno e residente a Placanica. Ai domiciliari, invece, Marco Maglio, 29enne nato a Cariati e residente a Corigliano Calabro, e Giuseppe Tassone, 24enne nato a Siderno e residente a Placanica.

L’attività di indagine avrebbe dimostrato, secondo gli inquirenti, che Perri gestiva l’attività di spaccio, prevalentemente di Marijuana, a Rende e Cosenza (con fiorenti guadagni). Ciò in base al fatto che lo stesso sarebbe stato trovato in possesso di 6.440 euro addosso e con altri 22.800 euro depositati in una cassetta di sicurezza della propria abitazione, il denaro scoperto nella notte in cui vennero anche rinvenuti i 15 kg. di Marijuana.

Il 7 ottobre dell’anno scorso – spiegano gli inquirenti - Perri si sarebbe recato a Placanica, con il suo presunto complice Maglio, per acquistare, tramite Gerecitano, 16 kg. di marijuana da Cosimo Panetta. Ritornando a Rende, i due acquirenti, con una Fiat Punto avrebbero staffettato Cosimo Panetta e Tassone che trasportavano la droga a bordo di una Mercedes Classe C. Il fratello di Cosimo Panetta, Bruno, a bordo di una Seat Leon, che fungeva anch’essa da staffetta, avrebbe impedito il controllo della Mercedes da parte dei militari, ostacolandoli con la propria auto e consentendo così la fuga della Mercedes con il carico: quest’ultimo venne poi abbandonato a Rende, via Majorana.

I 6 soggetti, poco dopo, vennero intercettati e controllati sempre a Rende, in via Marconi, ma si erano già disfatti dello stupefacente sebbene erano ancora presenti delle tracce nel bagagliaio dell’auto utilizzata per il trasporto.

Dopo la perquisizione, ritrovate le ingenti somme di denaro nella disponibilità di Perri i carabinieri decisero di rilasciare i giovani e mettersi alla ricerca della droga. Ricostruito e setacciato il percorso di fuga, arrivarono il mattino seguente a ritrovare i 16 kg di stupefacente.

Lo stesso Perri, l’8 ottobre del 2014, avrebbe rifatto il percorso di fuga, recandosi – su indicazione di Cosimo Panetta - precisamente sul luogo di occultamento della droga, non ritrovando nulla perché inquirenti l’avevano sequestratola droga, sequestro che rese impossibile a Perri di effettuare un ulteriore acquisto di 16 kg pattuito con i fornitori di Placanica.

In precedenza, gli investigatori avrebbero accertato altri cinque episodi di spaccio da parte di Perri. In particolare, l’8 settembre del 2014, a Rende, venne monitorata dai carabinieri la cessione di uno zainetto da Perri a Ettore Bruno (36 anni): quest’ultimo, pedinato a piedi e poi in auto, dopo che si immise in autostrada, i militari decisero di perquisirlo trovandolo in possesso di 633 grammi di Marijuana e arrestandolo in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti.