Vibo. Alluvione 2006, Al via i lavori di sistemazione idraulica
La Provincia di Vibo Valentia ha appaltato gli interventi di sistemazione idraulica del torrente “Sant’Anna” e dei fossi “Cotura - La Badessa” e “Galera - Antonucci”, ricadenti nell’area Vibo Marina - Bivona, colpita dall’alluvione del 2006. I lavori, che prenderanno il via nel prossimo mese di Maggio, consentiranno il ripristino dell’officiosità idraulica e, quindi, la messa in sicurezza del territorio in relazione al rischio alluvioni.
Tutti e tre gli interventi appaltati prevedono, infatti, un notevole ampliamento dei ponti presenti in corrispondenza della linea ferroviaria, al fine di aumentare la portata al punto da consentire il deflusso delle acque generate da precipitazioni eccezionali quali, appunto, quelle avvenute nel 2006. I tre lavori appaltati, che rientrano nell’accordo di programma quadro regionale finanziato dal Ministero dell’Ambiente, sono stati coordinati con gli interventi già eseguiti sui medesimi corsi e, pertanto, si inquadrano in una programmazione più ampia di tutte le opere necessarie a ridurre significativamente i livelli di rischio idraulico indicati dal Piano di assetto idrogeologico regionale, vigente per le aree alluvionate.
L’importo finanziato per il ripristino dell’officiosità idraulica dalla foce del torrente “Sant’Anna” alla ex strada statale 522 e per la sistemazione idraulica del fosso “Libanio” è pari a 3 milioni e 500 mila euro. Quello per la messa in sicurezza del tratto che dalla foce del fosso “Cotura - La Badessa” porta alla ex strada statale 522, ammonta a 1 milione e 500 mila euro. Mentre per i lavori previsti al fosso “Galera - Antonucci”, nel tratto tra la linea ferroviaria immediatamente a monte della ex strada statale 522, sono stati stanziati 1 milione di euro.
«Questi lavori segnano, dunque, un altro passo importante per la messa in sicurezza del territorio nelle zone colpite dall’alluvione del 2006, ha affermato, a riguardo, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia. I tre interventi consentiranno, infatti, di adeguare le sezioni idriche degli alvi in corrispondenza degli attraversamenti ferroviari nonché - ha evidenziato Niglia - la realizzazione di una serie di opere atte ad evitare esondazioni in caso di forti precipitazioni».