Maio (Risveglio ideale) sull’incidenza dei tumori a Crotone

Crotone Politica

“E’ ormai un vero e proprio bollettino di guerra quello a cui ogni giorno assistiamo, mi riferisco all’elevatissimo numero di nuovi ammalati e di morti per tumore a Crotone e provincia; ecco perché su questa tristissima, ma attualissima, pagina quotidiana tutti abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce per arrivare a scoprire la verità su cosa c’è all’origine di questa “epidemia” che oramai da troppo tempo dilaga nelle nostre zone seminando dolore in una popolazione già provata da ben note problematiche socio – economiche”. E’ quanto scrive Maria Maio, socio fondatore Risveglio Ideale.

“La politica in primis – continua la nota - ed a cascata tutta la classe dirigente deve, una volta per tutte ed indipendentemente dalla colorazione, porre le tematiche della bonifica degli ex-siti industriali e degli altri luoghi a rischio al centro del proprio mandato, tramutando in fatti le ormai troppe parole dette, atti concreti che traducano in speranza la triste certezza rappresentata dal lungo elenco di decessi per patologie oncologiche che ogni giorno si registrano.

Non mi stancherò mai di ripetere che un territorio come il nostro, caratterizzato da paesaggi incantevoli, da borghi antichi, da un importante patrimonio storico – culturale - archeologico, da significative produzioni agricole ed anche da forti potenzialità turistiche, non ha futuro se non si interviene massicciamente con concrete politiche di risanamento ambientale.

Rivolgo, a tal proposito, un accorato appello prima di tutto ai ministri dell’Ambiente e della Salute, ai deputati e senatori calabresi, ai rappresentanti regionali e locali rimarcando il fatto che il nostro territorio necessita di un intervento straordinario perché la situazione è straordinaria e soprattutto non più rinviabile perché il diritto alla salute deve essere la regola e non l’eccezione e chiedo ancora: non sarebbe opportuno, alla luce dei fatti, che venisse istituita una task force per effettuare un vero e proprio screening epidemiologico della popolazione ricadente all’interno dei siti inquinati?”.