Graziano: “Comac, quale futuro per il personale dipendente?”
“Cercasi futuro per il Consorzio mercato agricolo alimentare della Calabria (Comac) e per i dodici dipendenti che da un anno, ormai, non percepiscono alcuna retribuzione. La Regione Calabria, che è socio di maggioranza della società, provveda nell’immediato a risolvere la vertenza lavorativa del personale e si determini affinché si abbia un quadro chiaro sul futuro dell’azienda. Servono investimenti e nuove idee per il rilancio di uno dei poli di commercializzazione strategici del territorio calabrese. È del tutto inammissibile che ad appena otto anni dall’avvio di un così importante progetto, sovvenzionato per di più con fondi pubblici, se ne debba decretare il fallimento. Il mercato agricolo e agroalimentare deve diventare concretamente uno dei punti di forza dell’economia calabrese”.
È quanto ribadisce con determinazione il consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, che in merito alla vicenda del Comac di Montalto Uffugo e per conoscere il futuro di questo importante centro commerciale si è fatto promotore di un’interrogazione consiliare.
“Il coraggio di cambiare – commenta Graziano – passa anche dalla capacità delle istituzioni, della politica e della classe dirigente di occuparsi in modo concreto e nei fatti delle opportunità di sviluppo reali della nostra Regione. Soprattutto nella contingenza storico-economica che ci troviamo a vivere e nella quale la crisi, purtroppo, segna il passo, servirebbe rilanciare in modo mirato quei patrimoni, naturali e produttivi, di cui la Calabria è ricca. Senza farli disperdere. La condizione di precarietà ed incertezza in cui versa il Consorzio mercato agricolo alimentare della Calabria a Montalto Uffugo e, di conseguenza, le difficoltà alle quali è costretto il personale aziendale – precisa il Segretario questore del Consiglio – sono inaccettabili.
Il Comac poteva essere una realtà virtuosa per l’economia del meridione e soprattutto un punto di riferimento imprescindibile per tutti i produttori agricoli dell’intero comprensorio della provincia di Cosenza, dal Pollino alla valle del Crati, passando per la Sibaritide. Gli unici a farsi carico di questa realtà, rendendola ancora oggi quanto più produttiva, sono le dodici unità lavorative, ma che allo stesso tempo non percepiscono lo stipendio dal lontano maggio 2014. Un anno. Senza salario e con le enormi difficoltà che tale situazione può generare nelle famiglie di questi operatori.
Il governo regionale deve trovare una soluzione occupazionale per il personale del Comac. Pertanto, vorrei sapere come intende determinarsi la Regione Calabria in merito alle difficoltà ed alla situazione di estremo disagio in cui versano i 12 dipendenti della società Comac. Nel bilancio regionale è previsto un apposito stanziamento per questo consorzio, ma i soldi serviranno per sanare la situazione debitoria verso i dipendenti e erogare finalmente tutte le mensilità arretrate? Sono assicurati tutti gli adempimenti riguardanti gli obblighi previsti per legge dal contratto nazionale, come ad esempio per la sicurezza sul posto di lavoro e le visite mediche dei dipendenti? Ma, soprattutto, il Governo regionale ha un piano, anche in accordo con i sindacati, per l’eventuale ricollocamento lavorativo degli attuali 12 lavoratori della Consorzio mercato agricolo alimentare della Calabria o se sono previste altre forme di tutela?”.