Orsomarso: “Ma il Governo regionale c’è?"
“Oliverio non perde occasione per ricordarci di aver ereditato una situazione catastrofica. Questo maldestro tentativo, di continuare a giustificare la propria inerzia, però, viene costantemente smentito dai fatti, quando lo stesso Oliverio si appresta a firmare protocolli su finanziamenti in campo energetico, da noi ottenuti per gli atenei; quando fa le passerelle tra i Comuni che noi abbiamo seguito nell'iter di metanizzazione o quando annuncia, tramite il suo capogruppo, magnifici tagli all'addizionale IRPEF, ma lo fa anche quando comunica il trasferimento prossimo nella nuova sede della Cittadella Regionale”. È quanto afferma il consigliere regionale, Fausto Orsomarso.
“E questo solo per citare pochissimi esempi del lavoro fatto da altri e che Oliverio, senza un briciolo di onestà intellettuale e senza, oserei dire, alcun pudore, annovera tra i propri risultati di gestione. D'altronde, di quali altri risultati potrebbe fregiarsi? L'unico atto prodotto dall'attuale Governo è il bilancio che, peraltro, è sufficiente a farci capire la grande e imbarazzante approssimazione con cui Oliverio si accinge a governare. Infatti, nella stessa ottica con cui ha amministrato la Provincia di Cosenza, vorrebbe gestire l'universo regionale, mettendo tutti a tacere con contentini a destra e a manca.
Non un'idea, non un programma, non una scelta. Nel tempo della crisi, che non ci ha risparmiato scelte impopolari e grandi responsabilità, abbiamo puntato la gran parte delle risorse disponibili, per quanto scarse, verso scelte programmatiche chiare: Porto di Gioia Tauro, aeroporti e voli charter, per rilanciare l'industria turistica, attivandoci con tutti i mezzi a disposizione per favorire consistenti flussi turistici, con ben 11 milioni di euro impegnati allo scopo, contro i quattro milioni che ritroviamo nell'attuale bilancio di Oliverio. Poche risorse e zero programmi dell'attuale Governo produrranno un solo risultato: meno navi, meno voli, meno presenze, nessun sostegno all'economia reale.
E proprio oggi, stagione dell'Expo, quando sarebbe stato fondamentale intervenire su Roma per garantire voli adeguati, l'unica cosa che Oliverio garantisce a sé stesso è la sua gita-passerella a Milano. E i suoi proclami non vengono smentiti solo in ambito regionale, ma anche a livello nazionale, da un Governo che puntualmente disconosce i suoi annunci su sanità, infrastrutture, trasporti, fondi comunitari. Sorge legittimo il dubbio che Oliverio non goda di un'ottima considerazione, né da parte del PD, né da parte di Magorno.
Anzi, proprio per questo, qualora lo ritenesse opportuno, siamo pronti a dargli una mano a battere forte i pugni sui tavoli romani, visto che inauguriamo il settimo mese di mandato e nulla si scorge nell'orizzonte oliveriano. Nel frattempo, Oliverio provveda almeno a fare ciò che direttamente gli compete: completi (adeguatamente la giunta e inizi (finalmente ) a lavorare per la Calabria. Questa incresciosa condizione di inerzia totale è gravissima e la gente, caro Presidente, non vive di proclami. O si lavora o si va a casa”.