Presunto assenteismo all’Arsac di Crotone, sospesi tutti i dipendenti indagati
Sono stati sospesi dalla loro funzioni i venti dipendenti dell’Arsac a giugno scorso finiti al centro di un’inchiesta sull’assenteismo nelle sede crotonese dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura (QUI).
Come si ricorderà, gli impiegati pubblici, sono accusati reati di truffa aggravata continuata ai danni del stesso ente e di falsa attestazione in servizio.
Le indagini, scattate nel novembre 2024, avrebbero fatto emergere quello che gli inquirenti hanno definito addirittura come “un perdurante e consolidato meccanismo” con cui la quasi totalità dell’organico si sarebbe astenuto sistematicamente dal lavoro.
Le timbrature multiple
Il tutto sarebbe permesso dalle timbrature multiple che sarebbero state effettuate da un singolo dipendente a favore dei colleghi assenti e sullo scambio dei badge aziendali per simulare la presenza in servizio e nascondere assenze ingiustificate, come arrivi in ritardo, uscite anticipate o comunque allontanamenti non autorizzati durante l’orario.
Il 19 giugno scorso, la Procura di Crotone aveva già emesso un avviso di garanzia a carico dei venti dipendenti, con tanto di sequestro preventivo delle loro retribuzioni.
Il rischio di reiterazione
Il provvedimento di oggi - eseguito dalle fiamme gialle pitagoriche e firmato dal Gip del tribunale locale, è stato ritenuto necessario per scongiurare una eventuale reiterazione dei reati contestati. Cinque lavoratori sono stati così sospesi per sei mesi e gli altri per tre mesi.