Emporio della solidarietà: seguite più di 500 famiglie
Un emozionante momento di preghiera, davanti la croce di Lampedusa, ha avviato, nei giorni scorsi, le celebrazioni per il secondo anniversario dell'apertura dell'emporio della solidarietà "Genezareth un riparo per la crisi". Don Nino Russo, parroco e direttore della struttura nella sua breve riflessione, sulle tragedie del Mediterraneo, ha ricordato che “questi nostri fratelli scappano dalla guerra, dalle ingiustizie, dalla povertà, quest'ultima, causata principalmente dalla globalizzazione e dal potere delle multinazionali”.
L'importanza dell'accoglienza è stato l'altro punto cardine della preghiera: “Il cristiano deve essere testimone di Dio attraverso tutte le forme di accoglienza, deve impegnarsi ad accogliere le diversità per un mondo più giusto e solidale in difesa della vita, dei diritti e della dignità di ogni uomo”.
Don Nino Pangallo, Direttore della Caritas Diocesana: ha presieduto la solenne liturgia di ringraziamento alla quale erano presenti, tra gli altri, una rappresentanza delle famiglie che hanno accesso all'emporio, associazioni, donatori, partner di progetto, sacerdoti, autorità militari, i rappresentanti di alcune centri di ascolto della città, i volontari e l'Assessore Giuseppe Marino, in rappresentanza del Comune di Reggio Calabria.
Don Nino Pangallo ha, tra l'altro, tracciato brevemente anche la storia dell'emporio della solidarietà della Città di Reggio Calabria; nato nel 2013, ha seguito oltre 500 famiglie della diocesi (392 nel 2014) che vivono una situazione di disagio a causa della crisi; l'accesso avviene tramite un'accurata selezione; ad oggi il 74% delle famiglie accreditate sono composte da italiani: ex operai, impiegati di aziende private alle quali viene rilasciata. una card personale, "a punti" caricata mensilmente, con la quale possono prelevare i prodotti presenti nel "supermercato solidale" : da quelli di prima necessità, la frutta, la verdura di stagione, il pane, prodotti per l'infanzia, per l'igiene della casa e della persona per finire ai casalinghi e all'oggettistica per la casa.
Nell'occasione, è stato ricordato che la rete degli empori della solidarietà in Italia, è supportata in maggioranza dalle Istituzioni (Regioni, Province e Regioni). Sarebbe auspicabile quindi che anche gli Enti locali della città assumessero impegni concreti con la creazione di una sinergia tra pubblico e volontariato, capace di creare una comunità solidale, di accogliere di rispondere alle numerose richieste, che aumentano di giorno in giorno.
Il tradizionale taglio della torta, la consegna di un attestato di ringraziamento a tutti i donatori, che hanno sostenuto l'emporio con donazioni, con manifestazioni mirate e lo spettacolo teatrale, "1861 la Brutale verità” per la regia di Michele Carilli e Lorenzo Praticò hanno concluso i festeggiamenti per il secondo anno di attività di una struttura, unica in città, nella quale parallelamente alla fornitura di generi alimentari si trova spazio e tempo per le relazioni personali, per dare ascolto, fiducia e accoglienza, nel rispetto delle diversità e della dignità di ciascuno: un luogo quindi dove l'amore di Dio, ricevuto gratuitamente e senza limiti, viene testimoniato concretamente attraverso il servizio, la gratuità e la solidarietà.