Isola Capo Rizzuto: ritrovata un’altra tartaruga Caretta Caretta
Il 2 giugno scorso, Giovanni Ventura, socio dell’Asd Isola Ambiente Apnea, aveva programmato una battuta di pesca in apnea nelle acque dopo Praialonga (unica zona consentita, del mare che bagna il territorio comunale di Isola di Capo Rizzuto), complice anche le previsioni meteo favorevoli.
Dopo essersi immerso, si è diretto verso il largo alla ricerca di qualche zona di roccia ma durante il tragitto si è imbattuto in un esemplare di Caretta Caretta che era adagiato sulla sabbia, circondato da una nuvola di pesciolini. Incuriosito, l'uomo si è immerso per cercare di avvicinare e vedere meglio il bellissimo e raro rettile e conscio della difficoltà anche solo di avvistare una tartaruga del genere, figurarsi poi di poterla avvicinare.
Mentre scendeva, l’esemplare di Caretta Caretta rimaneva immobile, addittura consentendogli di accarezzarla; solo a questo punto la povera bestiola si è alzata dal fondo per fare un mezzo giro intorno al pescatore e riadagiarsi a qualche metro di distanza. Conscio dell’irritualità di un tale comportamento, anche in virtù delle sue conoscenze ambientali (Ventura è un istruttore di immersioni subacquee), Giovanni si reimmerge fino di nuovo ad avvicinarla e ad accarezzarla. E solo allora si accorge di una profonda brutta ferita da taglio presente sul fianco dell’animale.
A questo punto la decisione è immediata: interrompe la battuta di pesca per prestare soccorso alla tartaruga in difficoltà e presala saldamente per il carapace la solleva fino a portarla in superfice. Piano piano, permettendole di respirare e di stare comunque in acqua, arriva a riva dove ha la possibilità di allertare il gruppo sportivo di appartenenza, in particolare il segretario Emanuel Vizzacchero, che a sua volta allerta le autorità competenti.
Insieme, seguendo le procedure previste dai protocolli per il recupero e trasporto delle tartarughe marine, portano la Caretta Caretta fino al centro recupero di Capo Rizzuto, presso l’acquario “Ceam”, dove la stessa è stata presa in carico dagli esperti del centro. La tartaruga si è dimostrata essere una “lei”, una signorina di poco più di 15 chili.
Giovanni ha voluto darle il nome di Federica, in onore del suo carissimo amico Federico Terruso, venuto tragicamente a mancare qualche anno fa mentre effettuava una battuta di pesca in apnea e in ricordo del quale, proprio il 2 giugno, i suoi amici e la sua famiglia, avevano organizzato e stavano svolgendo un memorial a Civitavecchia.
Da segnalare che i soci dell’A.S.D. Isola Ambiente Apnea, in soli 6 mesi, hanno recuperato e consentito di salvare ben 3 tartarughe Caretta caretta: Immacolata, ritrovata l’8 dicembre 2014, Natalina ritrovata il 24 Dicembre 2014 e Federica; con ciò dimostrando l’attenzione per l’ambiente e la salvaguardia degli abitanti e degli habitat marini, di cui i pescatori in apnea sono i più attenti ed appassionati fruitori.