Per evitare un verbale semina il panico sulla 106: arrestato
Solo per non vedersi addebitato un verbale di 500 € per essersi intrattenuto con una prostituta è cominciato un lungo inseguimento lungo la statale 106, che ha visto interessati mezzi e uomini della Polizia Municipale di Corigliano ed il successivo intervento risolutore dell'App. Giuseppe Frascella, appartenente alla Guardia di finanza di Sibari, nonché il coinvolgimento di numerosi ignari automobilisti che si vedevano costretti a fermarsi o, talvolta, scansare un furgone lanciato ad alta velocità. Gli agenti della Polizia Municipale di Corigliano, coordinati dal Capitano Greco, stavano effettuando un controllo in materia di contrasto alla prostituzione quando, da una stradina nei pressi del centro commerciale "I Portali", sopraggiungeva un furgone con a bordo A.B., di 48 anni, ed una prostituta. Quando gli agenti si sono presentati, per contestargli la violazione dell'ordinanza comunale che sanziona la condotta di chi s'intrattiene con persone dedite al meretricio, il conducente del mezzo, dopo aver rivolto numerose ingiurie e minacce agli operanti, è ripartito a folle velocità, zig-zagando tra le macchine che sopraggiungevano in senso opposto sulla S.S.106. Dopo un lungo inseguimento, con numerosi tentativi di speronamento portati dal furgone nei confronti delle auto della Polizia Municipale, giunto all'altezza dell'incrocio di Thurio, vistosi bloccato dalle auto delle forze dell'ordine, cominciava una pericolosissima retromarcia, con la quale rischiava di impattare con le altre autovetture che sopraggiungevano. Tra di queste vi era la macchina dell'App. Frascella che, libero dal servizio, notava l'episodio e decideva di intervenire, approfittando di un momento di indecisione del fuggitivo. Il "Basco Verde", sceso dal proprio mezzo, sprezzante del pericolo, correva verso il furgone, apriva lo sportello e bloccava l'individuo, rischiando di essere investito dallo stesso nel tentativo di ripartenza. A.B. veniva così tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e tradotto nella casa circondariale di Rossano.