Regione: in commissione sanità vicenda bimbo bielorusso
"Il lavoro della Commissione 'Attivita' sociali, sanitarie, formative, culturali', prosegue a 360 gradi anche con azioni di sensibilizzazione e di interessamento verso problematiche in cui il senso di umanita' svolge un fondamentale ruolo risolutivo". E' quanto afferma il presidente dello stesso organismo, Nazzareno Salerno che commenta come nella seduta di ieri, "la III Commissione abbia anche affrontato il caso del piccolo Sergio, minore bielorusso proveniente dall'Internato di Vileika, Istituto speciale per bambini orfani, privi di tutela dei genitori e con gravi problemi di linguaggio, e attualmente residente presso l'Orfanotrofio di Rudensk, dove sono ricoverati bambini con gravi patologie neuropsichiatriche, motorie e del comportamento". "L'istanza di adozione del minore - ricorda Salerno - e' stata inoltrata nel settembre 2006 da una donna vibonese e il bambino, ascoltato dal Tribunale, ha dichiarato la sua volonta' di vivere con l'istante. Il decreto di idoneita' e' datato 20 marzo 2008, cioe' appena 20 giorni dopo che la Cai (Commissione adozioni internazionali) disponesse il blocco unilaterale delle adozioni impedendo, di fatto, anche a coloro i quali avevano concluso la procedura per l'ottenimento dell'idoneita' adottiva, di consegnare il decreto d'idoneita' all'associazione internazionale accreditata a concludere l'iter adottivo. Tuttavia, nella Repubblica di Belarus - precisa il Presidente Salerno - non e' corrisposto un fermo 'de iure' delle pratiche adottive che hanno continuato ad essere prese in esame. In Bielorussia, pertanto, non e' prevista alcuna scadenza per presentare ricorso ad un eventuale diniego". "La donna che ha intenzione di procedere con l'adozione, prendendosi cura di Sergio - continua - si reca almeno 3 volte l'anno in Bielorussia per seguirlo nel suo percorso di crescita e per limitare quanto piu' possibile i suoi episodi di crisi legati al cagionevole stato di salute, sostenendo costi elevatissimi a fronte del modesto stipendio percepito. Ma almeno cosi' Sergio ha modo di sentirsi protetto, amato, compreso. Solo cosi' puo' riaccendersi la sua speranza". "Adesso, pero', nuovi rischi aleggiano perche' - rende noto Salerno - il governo bielorusso si sta orientando nella direzione di chiudere gli Istituti e di dare in affidamento i minori a famiglie locali, escludendo i bambini malati, tra cui il piccolo Sergio, il quale potrebbe avere priorita' ad essere adottato da famiglie italiane per le patologie riscontrate e corre invece il pericolo di rimanere nell'Internato senza alcuna prospettiva futura". "Preso atto della gravita' del caso e della necessita' di intervenire con urgenza, la III Commissione, su mio impulso - informa - ha rivolto un accorato appello all'Ufficio adozioni internazionali, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Sottosegretariato Famiglia, droga, servizi civili, al Ministero Affari Esteri, al Ministero della Salute e al Ministero Lavoro e Politiche sociali - Comitato minori stranieri c/o Direzione generale immigrazione. La Commissione punta a porre l'attenzione su una situazione in cui alla speranza potrebbe sostituirsi il dolore se non verranno tempestivamente poste in essere - conclude - le indispensabili azioni per agevolare la concretizzazione dell'adozione".