L’associazione “A voce alta” scrive al governatore Oliverio
“Egregio Presidente Oliverio, ci permettiamo di esprimere il nostro parere riguardo a quanto appreso dagli organi di stampa. Leggiamo, in questi giorni, che al fine di prevenire eventuali forme di inquinamento imputabili ad un non corretto funzionamento dei sistemi depurativi lungo la meravigliosa costa calabrese, sono stati finanziati irrisori, a nostro avviso, interventi identificati come necessari per affrontarne l’emergenza.
Dobbiamo purtroppo constatare che si insiste nel voler trovare soluzioni “tampone” senza affrontare, seriamente e definitivamente, il problema”. E’ quanto scrive per l’Associazione A Voce Alta, il presidente onorario Francesco Carlone.
“Lei ritiene – continua la lettera - che a fine giugno sia possibile sanare l’annosa questione depurativa?
Come si può avere così poca considerazione dei calabresi e dei numerosi turisti, che ancora trascorrono le vacanze nelle nostre località di mare?
Ancora una volta la Regione, in quest’ambito, stanzia finanziamenti basandosi su schede redatte dagli uffici tecnici dei vari comuni, autorizzando interventi che, il più delle volte, poco hanno a che vedere con l’emergenza.
Con quale criterio la commissione di valutazione ha stabilito la legittimità dell’importo da destinare alle singole richieste in così poco tempo?
Tra l’altro, l’importo richiesto era pari ad oltre 16 milioni di euro e quello da erogarsi di poco superiore ai 7 milioni di euro”.
La lettera dell’associazione continua: “A cosa è dovuta tale discordanza? Ad un sovrastima da parte dei tecnici o ad un tentativo di salvare il salvabile con i mezzi a disposizione?
Ci permettiamo addentrarci nella questione in virtù della comprovata esperienza del nostro presidente onorario, Sig. Francesco Carlone, il quale può definirsi memoria storica della depurazione calabrese, in quanto negli anni 80 e 90 ha rivestito l’incarico di responsabile di commessa per una delle più grandi ed organizzate Società ,di quel periodo, in ambito ambientale, contribuendo alla realizzazione di gran parte degli impianti di depurazione tutt’ora esistenti nella nostra Regione.
Ad oggi, a distanza di quasi 40 anni, le strutture sono in buona parte quelle di allora.
E’ ora di dire basta, non è più possibile sperperare i soldi dei cittadini in opere di “supposta” emergenza, pertanto A Voce Alta chiediamo a Lei, Presidente Olivero, di mettere un punto allo sperpero dando il dovuto interesse all’argomento, per la salute pubblica e nell’interesse del turismo Calabrese.
L’associazione, con i suoi tecnici, è pronta ad un confronto costruttivo valutando fin da ora una collaborazione affinché le amministrazioni, ed ancor di più i cittadini, possano guardare con ottimismo al futuro del mare della nostra amata Regione”.