Immigrazione. In 740 sbarcati a Crotone: 100 le donne e una trentina i minori

Crotone Cronaca

Erano attesi in 738 e in 740 sono scesi, stamani, sulla banchina di Crotone. Ancora un altro sbarco sulle coste della Calabria e nonostante, nelle ultime ore, il mare e le condizioni meteo non siano state delle migliori. La nave che ha ospitato gli immigrati, la lussemburghese “Bourbon Argos”, imbarcazione noleggiata da “Medici Senza Frontiere”, li ha raccolti, due giorni fa, a circa 50 miglia dalla coste della Libia. Ormai area di appuntamento “fisso” per i soccorritori di stanza nel Mediterraneo.

I migranti viaggiavano in parte su quattro barconi, quando sono stati intercettati e messi in salvo; altri 88 sono stati trasbordati da un’altra nave; 90 da una della Marina Militare tedesca; in 209 provenivano invece dalla “Dignity” che è intervenuta in loro assistenza mentre erano in navigazione su due gommoni, sempre al largo della Libia.

Il personale di Medici Senza Frontiere si è preoccupato dei primi interventi di soccorso, rifocillando gli immigrati, tutti per lo più in buone condizioni di salute: solo qualche disturbo dovuto alla navigazione in condizioni di mare che, nei giorni scorsi, ha raggiunto anche forza 9, sballottando così le precarie imbarcazioni tra un mix di onde alte e raffiche di vento.

I 740 immigrati - che hanno raccontato di aver pagato tra i mille e i duemila dollari per un “viaggio della speranza” - provengono da Siria, Eritrea, Ghana e Gambia. Tra di loro circa un centinaio le donne, almeno 29 i minorenni identificati, tra cui anche una neonata fatto sbarcare per prima insieme alla mamma e trasferita all’ospedale di Crotone per degli accertamenti a scopo meramente precauzionale.

Come stabilito dal piano di riparto del Ministero dell’Interno, 86 degli immigrati sbarcati saranno distribuiti in centri in tutte le province calabresi mentre altri 150 saranno trasferiti in Toscana, 100 in Lombardia, altrettanti in Veneto e Piemonte, 80 in Abruzzo, 50 nelle Marche, 30 in Molise, 22 in Emilia Romagna e 20 in Basilicata.

Le operazioni di soccorso sono state pianficate dalla Prefettura di Crotone con la collaborazione delle forze dell’ordine, Asp di Crotone, Suem 118, Croce Rossa, Organizzazioni Umanitarie e associazioni di volontariato.

[aggiornata alle 11:50]