Scuola: Acquaformosa, sindaco ed anziani annunciano sciopero fame
"Signor Presidente, mi appello alla sua sensibilita' istituzionale, per salvaguardare i diritti costituzionali dei bambini, dei genitori e dell'intera collettivita' del nostro paese". Inizia cosi' la lettera che Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa, ha inviato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Manoccio venerdi' scorso ha occupato simbolicamente la scuola del suo comune, insieme ad altri sindaci del comprensorio e a tutta la popolazione. Gia' una volta la sua scuola fu salvata dai pensionati del paese, che si iscrissero insieme ai loro nipotini per raggiungere il numero minimo di iscrizioni utile alla sopravvivenza dell'istituto. Adesso Manoccio protesta contro l'istituzione, da parte del provveditorato cosentino, di una pluriclasse di 22 bambini, cosa vietata anche dalla legge Gelmini, e annuncia un'altra mobilitazione per mercoledi' 22 settembre, quando iniziera' lo sciopero della fame, insieme anche ai "nonni" ultraottantenni di Acquaformosa. "Ci eviti Signor Presidente lo strazio di un'ulteriore protesta, soprattutto per i nostri nonni gia' provati da un esistenza fatta di sacrifici", conclude la missiva. Una richiesta di incontro urgente e' stata poi inviata agli uffici scolastici provinciale e regionale.