BS Ecosistem Catanzaro, Parentela: dal campo alla panchina
Non capita spesso di assistere al passaggio di testimone alla guida tecnica di una squadra tra un allenatore ed un giocatore. Alla BS Ecosistem Futura Energia Catanzaro è accaduto esattamente tutto ciò: al termine del rapporto tra l’ex mister Leonardo Vanzetto e la BSCZ (subito dopo la 1° tappa di Serie A 2015 di San Benedetto del Tronto), la stessa compagine giallorossa, del presidente Procopio, ha deciso di affidare la propria guida tecnica al giocatore, e “bomber”, Andrea Parentela. Lo stesso, ingaggiato all’inizio della stagione per esprimere al meglio in campo il proprio potenziale tecnico e di esperienza e, inoltre, la gestione tecnica del progetto BSC Academy 2015 (la scuola di beach soccer per bambini) ha accettato, dopo attente riflessioni, il nuovo incarico e si prepara ad affrontare la prossima tappa di Catanzaro (23-26 Luglio) nella nuova veste allenatore.
Andrea, una stagione così era difficile da prevedere: sei partito forte in Coppa Italia, tra i migliori giocatori del torneo, ed ora ti ritrovi ad allenare i tuoi compagni. Sorpreso?
“Mi sembra inutile affermare di non averlo mai immaginato uno scenario del genere. All’inizio della stagione ho accettato, molto volentieri, la chiamata del presidente Procopio: il progetto tecnico mi prevedeva tra i protagonisti della rosa, grazie alla mia esperienza da calciatore professionista e da beacher; quello societario, in cui figuravo come responsabile tecnico dell’Academy (scuola di beach soccer per bambini e bambine), mi ha intrigato da subito per via della mia passione per il settore giovanile, concretizzato dalla mia competenza attestata (Patentino Uefa B e per Giovani Calciatori). Lo staff dirigenziale, inoltre, al via dell’avventura 2015, mi ha presentato l’opportunità per studiare da mister: mi è stato assegnato il ruolo di “consigliere” di mister Vanzetto, visto il nostro ottimorapporto, utile a facilitare il compito dello stesso allenatore e ad accrescere la mia dimensione di “apprendista” tecnico (sorride). Ora mi è stato chiesto di dare un contributo più incisivo e, nonostante si tratti della mia prima esperienza da allenatore, mi sento pronto per guidare una compagine così importante. Sono sicuro di poter offrire tutte le mie competenze e sono felicissimo per essere stato scelto come successore di Vanzetto. Ciò lo devo a me stesso e alla mia voglia di migliorarmi sempre; lungo il corso della carriera da calciatore e da professionista non ho mai chiesto niente che non meritassi, - afferma Parentela - ed ora raccolgo le gioie che solo il lavoro, preciso e passionale, può regalare. Tutti gli incarichi che ho accettato, e che accetterò, nel mondo del calcio, li considero un’occasione per crescere e per divertirmi, senza mai valutare ulteriori interessi a tutto ciò che non concerne il mio ruolo”.
Dunque, dai più piccoli ai più grandi. Sei il mister di tutti alla BSCZ.
“Il mio progetto professionale lo avevo strutturato diversamente, e l’esperienza da allenatore l’avevo prevista tra qualche anno; perciò ho riflettuto molto prima di dare una risposta alla proposta della società. Pensavo di continuare a giocare, cosa che mi stava riuscendo bene, e allenare i bambini dell’Academy (bscatanzaro.it/beachsoccerschoolacademy). Loro sono splendidi, mi diverte molto vederli arrivare agli allenamenti pieni di entusiasmo. Il progetto ha già ricevuto molti responsi positivi, contiamo quasi venti iscritti, e ciò gratifica il nostro lavoro. Ora, ho scelto di guidare i miei compagni e sono felice di averlo fatto. Sarà un’esperienza, per me, importantissima e ricca di contenuti da raccogliere e immagazzinare”.
Cambiando prospettiva, cambiano anche i valori osservati?
“Non credo. Da quando alleno non ho riscontrato differenze con le considerazioni fatte da giocatore. Ho sempre cercato di immedesimarmi nel ruolo dell’allenatore per capire meglio i processi e logiche che il ruolo prevede. Da giocatore, mantenendo il dovuto rispetto dei ruoli, ho dato a mister Vanzetto alcuni consigli integrativi nella prima parte di questa stagione. Non è mai facile, per l’allenatore, fare delle scelte e farle nel modo giusto. Ogni giocatore cerca di dare il massimo per essere considerato dal tecnico; questo, a sua volta, deve comprendere il potenziale di ogni elemento della rosa e utilizzarlo con i modi e con i tempi giusti, soprattutto in un contesto come quello del beach soccer. Perciò spero di sbagliare poco”.
La tappa di Catanzaro, la seconda e ultima del Girone, potrebbe regalarvi le fasi finali di Lignano Sabbiadoro. Ora si fa sul serio. Siete pronti?
“I ragazzi mangiano la sabbia ultimamente. Hanno una forte voglia di migliorare la condizione fisica e, conseguentemente, la capacità di applicazione delle disposizioni tecnico-tattiche. Il nostro ottimo preparatore Domenico Garcea conosce perfettamente tutti i giocatori della rosa, le loro potenzialità, i loro limiti e i loro modi di giocare. Stiamo preparando benissimo la prossima tappa cercando di correggere gli errori commessi a San Benedetto del Tronto. Aver raccolto meno di quanto seminato ha un duplice significato: abbiamo fatto bene ma non abbiamo avuto la forza necessaria per imporci”.
Siete pronti per giocarvi i primi posti del girone o basta qualificarsi.
“La prima tappa ha detto che il Catania ed il Catanzaro BS sono le due squadre più in forma. Se i siciliani hanno confermato la loro ottima caratura, il Catanzaro BS ha mostrato una bellissima identità di squadra e di gioco, al di là dei nove punti ottenuti. Tutto ciò incide sul nostro percorso: ci stimola ma non ci intimidisce. Non temiamo nessuno e vogliamo giocarcela con tutti. Siamo in grado di lottare con chiunque e lo dimostreremo. Sarà difficile raggiungere le finali ma vogliamo arrivarci a modo nostro”.