Belcastro: “Intollerabile soppressione corsa autobus per Catanzaro”
Da lunedì prossimo l’azienda Ferrovie della Calabria taglierà l’unica corsa che collega Cotronei con Catanzaro. “Una soppressione che non è tollerabile - afferma il sindaco di Cotronei Nicola Belcastro - perché provocherà gravissime penalizzazioni nei confronti delle categorie più deboli”.
È per questa ragione che Belcastro nei giorni scorsi ha scritto al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e al presidente dell’azienda Ferrovie della Calabria, chiedendo “di voler ritornare su eventuali decisioni che prevedano la diminuzione dell’offerta di trasporto pubblico locale per venire incontro alle esigenze del territorio e dell’utenza interessata che non può subire giornalmente spoliazioni di servizi essenziali”.
La corsa che sarà soppressa è la numero 508, che permetteva ai cittadini di raggiungere Crotone e Catanzaro. “Nello specifico la corsa – spiega il primo cittadino - con coincidenza da Roccabernarda, è l’unica che consente di arrivare a Catanzaro, quindi la sua soppressione significherà non garantire il minimo di mobilità, considerato che non esiste alternativa.
Ad esserne più penalizzate saranno le fasce più deboli: i lavoratori pendolari che saranno costretti a fare ricorso al mezzo proprio; gli studenti pendolari; i parenti di persone ammalate ricoverate presso gli ospedali di Crotone o Catanzaro, che diventeranno praticamente irraggiungibili. Senza contare – prosegue Belcastro – il sostanziale isolamento al quale verranno condannati i comuni dell’entroterra che finiranno col retrocedere in condizioni di vita oggi assolutamente inammissibili”.
Nella sua nota il primo cittadino di Cotronei fa notare come il trasporto pubblico locale debba essere considerato un servizio di assoluta priorità, perché indispensabile nel garantire altre attività e diritti “primo tra tutti il diritto alla salute”. Contrarre il servizio di trasporto, dunque, implicherebbe una serie di ricadute a cascata che comprometterebbero esigenze di vitale importanza “perché i miei concittadini, e soprattutto le categoria più deboli, possano avere standard qualitativi di vita almeno sufficienti”.
Belcastro conclude, pertanto, esprimendo “ferma contrarietà all’adozione di tali provvedimenti, da scongiurare a salvaguardia dei diritti e delle aspettative dei cittadini tutti, manifestando fin d’ora l’intenzione di prendere parte attiva al fronte del dissenso verso simili provvedimenti”.