Usura: tre persone arrestate dai Carabinieri nel cosentino
I Carabinieri di San Marco Argentano (CS) hanno eseguito all'alba tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Castrovillari, nei confronti di altrettante persone di Altomonte (Cs) accusate di usura ed estorsione. Gli arrestati sono i fratelli Roberto, 55 anni, e Francesco Franco, 40, e Giuseppe Balbi, 45 anni. I tre, che sono braccianti agricoli, avrebbero, in concorso, vessato un altro bracciante cinquantenne, che in un momento di difficolta' economiche, nel 2008, aveva chiesto un prestito a Roberto Franco, credendolo un amico. Questi gli aveva prestato subito 7000 euro, in cambio della firma di una sorta di contratto, siglato anche dalla moglie per garanzia. Le modalita' di restituzione della somma sono apparse subito esose: il denaro doveva essere restituito entro 2 o 3 mesi, ma all'inizio di ogni mese, a titolo di interessi, andava versata una somma pari a 600 euro piu' eventuali 100 euro in caso di ritardo. I mesi trascorrono, la vittima continua a pagare ma il capitale resta intatto. A gennaio 2009 la vittima aveva gia' versato 7.500 euro a solo titolo di interessi. Ma i veri problemi iniziano quando l'uomo non riesce piu' a far fronte ai pagamenti. Iniziano le minacce, con molte telefonate che sono state anche registrate dai militari, dopo la denuncia della vittima, ormai esausta. I tre aguzzini fanno riferimento a denaro proveniente o destinato a clan malavitosi, spacciandosi per prestanome. Viene fatto anche il nome del clan Magliari per incutere sempre piu' timore ed indurre la vittima al silenzio ed alla sottomissione. Vista la materiale impossibilita' per la vittima di pagare, gli strozzini lo inducono a svolgere attivita' lavorativa sui propri appezzamenti di terreno a titolo gratuito. Poi la vittima vede anche incendiata la sua autovettura e viene minacciata la moglie: gli aguzzini sarebbero in grado di appropriarsi della busta paga presso il datore di lavoro. Pur di uscire dall'incubo, l'uomo simula di aver stipulato un contratto di finanziamento. Ma ben presto i tre si stancano di aspettare e l'uomo si trova costretto a firmare tre cambiali per un importo complessivo di oltre 9.000 euro. Viste le sue pessime condizioni economiche, sono gli stessi aguzzini a dover acquistare le cambiali, addebitandogliene i costi. Gli interessi applicati alla vittima arrivano ora ad oltre il 240%. Oggi l'epilogo della vicenda. Oltre agli arresti, sono stati eseguiti 5 decreti di perquisizione e sequestro a carico anche di due familiari dei fartelli Franco, la sorella e un altro fratello, tutti braccianti agricoli. I militari si sono trovati di fronte a ville con piscine e fiammanti autovetture di grossa cilindrata, quali Mercedes classe E e BMW X6. Sono al vaglio degli inquirenti documentazioni inerenti a diversi beni immobili, appartamenti e terreni.