“Piazza,bella piazza...” De.dA World Quartet in concerto

Crotone Tempo Libero

"Piazza,bella piazza..." De.dA World Quartet in concerto da una idea di Paolo Cerrelli.

"Con questo progetto - scrive Paolo Cerrelli - è nostra intenzione rivalutare i luoghi storici della nostra città. Luoghi che con la loro bellezza hanno caratterizzato la storia di Crotone.Piazza Immacolata è da sempre riconosciuta come una delle piazze più suggestive del nostro centro storico ed è uno dei nostri obiettivi preservarla dall'incuria e dal degrado attraverso proposte culturali.

Mercoledi' 15 luglio alle ore 21, "Piazza,bella piazza..." De.dA World Quartet in concerto in Piazza Immacolata da una idea di Paolo Cerrelli

“DEdA world quartet”: Raffaele Zumpano piano, Raffaele Rizza sassofoni, Sandro Cretella basso,Davide Calabretta batteria.

Essere stranieri del mondo e sentirsi forestieri della vita, per usare una ”metafora” pirandelliana, forse è l’unico strumento, insieme alla follia e all’arte, che abbiamo per sentirci liberi.

Forestieri nella vita, perché non si può amare un solo aspetto di essa. Straniera in ogni luogo perché non si può amare una sola regione della terra con il suo popolo e le sue tradizioni.

Ecco, in quanto forestieri, non assumiamo mai una forma distinta e definita, e l’unica via di salvezza è la fuga nell’irrazionale: la follia, che fa esplodere le convenzioni e i rituali.

In questa prospettiva il “forestiere della vita” diventa il vero eroe: colui che non si accontenta di essere calabrese, umbro o ligure, siciliano o trentino, italiano, inglese o lituano ma semplicemente straniero e forestiero ovunque. DEdA, si “accende” e si nutre di questo ideale. È un progetto musicale world ethno-jazz, sintesi della ricerca e delle esperienze musicali maturate dal sassofonista calabrese Raffaele Rizza, dal pianista Raffaele Zumpano, dal chitarrista bassista Sandro Cretella e dal batterista Davide Calabretta. È un viaggio musicale intenso ed intrigante che mescola le sonorità e i profumi della propria terra con le strutture e i ritmi del jazz (Garbarek, Surman, CO.DO.NA. Walcott Collin – Don Cherry – Nanà Vasconncelos, Gasparyan Djivan, Hussain Zakir, Shamal, Andersn Aril –Towner Ralph-, Coltrane ed Ornette). Una musica narrativa che propone costantemente l'idea del viaggio in cui la terra di approdo non è mai ben definita ma risulta sempre una nuova scoperta. In essa convivono la memoria del mediterraneo, il melos medioevale e gli echi della musica afroamericana e nordica, mentre l’ambiente sonoro è caratterizzato da atmosfere labirintiche, capaci, però, di trasmettere serenità. Le atmosfere etniche sono nostalgiche mentre quelle moderne sono di conquista, sempre in una continua alternanza tra passato e futuro. I suoni agrodolci e le sfumature lunari si appoggiano con delicatezza al filo della memoria".