Roma. Commissione Antimafia, audizione del Procuratore Lombardo
Roma. Commissione Antimafia, audizione del Procuratore Lombardo
Oggi, il procuratore capo di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo è stato ascoltato in Commissione Antimafia a Roma. Si tratta di una "mafia nuova"- spiega Lombardo - un misto di impresa e di violenza: quando può evita di far scorrere sangue. C'è il killer, l'azionista e l'imprenditore. Questo è ormai la mafia". Alla domanda, se in questo quadro rientri anche la politica, il procuratore ha risposto: "ci può essere, certo, anche se a livello molto locale". Lombardo spiega quale sia lo stato dell'opera con il collega Giuseppe Pignatone, capo della procura di Reggio Calabria: "Con Pignatone c'è impegno a scambiarci tutte le informazioni di cui veniamo a conoscenza. Tuttavia, se io non avessi lavorato a Reggio Calabria, non credo che sarei informato di tante cose che accadono in quel territorio". Dopo che il presidente della Commissione, Beppe Pisanu, ha fatto un lungo elenco di episodi di minacce nei confronti di magistrati, Lombardo si è soffermato su quelli contro la persona del procuratore aggiunto, Salvatore Di Landro, quando il 10 giugno una ruota dell'auto utilizzata dal magistrato si è staccata. "Il parcheggio del Cedir è videosorvegliato e controllato. Dunque, o qualcuno ha guardato altrove o ha dato indicazioni precise su come ci si doveva muovere. Io stesso, quando arrivo devo farmi riconoscere". Così ha spiegato Lombardo al termine dell'audizione, ai giornalisti.