“Tra storia, cultura e tradizione popolare”, al via gli itinerari per i beni lametini

Catanzaro Tempo Libero

L’associazione San Nicola, presieduta da Pino Morabito, ha nel tempo ideato e maturato un percorso di conoscenza e formazione dal titolo: “Tra storia, cultura e tradizione popolare”. La riscoperta di antichi itinerari per la rivalutazione del patrimonio materiale e immateriale di Lamezia Terme.

Il percorso di valorizzazione dei ‘tesori della storia, dell’arte, delle antiche usanze locali sia laiche che religiose” e della riscoperta di figure di prestigio che hanno fatto grande il nome di Lamezia nei secoli, sarà prossimamente presentato al sindaco Paolo Mascaro. Morabito, unitamente a tutti i soci, si dice convinto che il primo cittadino e il nuovo governo comunale sapranno cogliere il significato e la finalità del percorso proposto. Un’idea che l’associazione mette a disposizione dell’amministrazione e della comunità tutta perché i lametini e i calabresi possano riscoprire e riappropriarsi delle radici profonde su cui è fondata la storia e la cultura di Lamezia, città strategica al centro della Calabria, emblema del “cuore della Calabria”.

La proposta parte con la messa in rete dei “beni preziosi” di Lamezia, in un’ottica turistica ampia e articolata che comprende il Bastione di Malta, l’Abbazia Benedettina; gli scavi di Terina, il borgo di Sant’Eufemia Vetere con la chiesa di San Giovanni Battista e la leggenda della Martire Sant’ Eufemia. E, ancora, la riscoperta dei Santi Quaranta Martiri, del Santuario della Madonna di Porto Salvo per finire con Piazza Fiorentino, con la sua realtà di socialità e incontro. Ciò, senza dimenticare l’abitazione di Francesco Fiorentino, amico del Carducci; casa della famiglia Scalfari che ha dato al Paese un Presidente della Repubblica.

Nel lungo elenco anche la statua di S. Nicola, con le 3 biglie in mano che ne simboleggiano i miracoli; c’è anche la Chiesa Matrice recentemente ristrutturata e riportata al suo antico splendore, con la vicinanza della Casa dei Vini e del Museo della Memoria. Proprio nella piazza in cui si affaccia la Chiesa Matrice è da ricordare la bellezza della “Meridiana”, con la vicinanza del Convento di San Francesco di Paola e la bellissima sala consiliare con tutti le figure storiche affisse.

A pochi metri dal convento le due chiesette dell’Annunziata e dell’Immacolata, con le statue lignee dei Mistiari del 1500, nonchè le due colonne adiacenti che potrebbero richiamare una storia molto antica, la cosiddetta “Menzalora”. L’itinerario prosegue inserendo nel percorso la figura dell’eroe e patriota Giovanni Nicotera, ministro degli Interni e fautore dell’unità d’Italia insieme a Carlo Pisacane. In questo ideale cammino a ritroso nel tempo c’è anche Palazzo Franzì con la sua struttura fatta di pignatte di terracotta, visibili sui caratteristici solai.

E, ancora, c’è l’abitazione di Franco Costabile, poeta del Nocevento amico di Ungaretti, cantore dell’anima dolente del Sud. Solo a pochi metri di distanza da casa Costabile si può godere la bellezza suggestiva di piazzetta Santa Sofia, teatro naturale di vicoli e vecchie case che ricreano un’atmosfera d’altri tempi. Se si sale a piedi da piazzetta Santa Sofia, si arriva a Parco Gancìa, un’oasi naturalistica con uno scorcio panoramico mozzafiato. Sempre nello stesso rione ci si può fermare per ammirare la Chiesa dell’Addolorata, prima chiesa della costituzione del nucleo urbano sambiasino.

Spostandosi da Sambiase a Nicastro il patrimonio storico-artistico-culturale dei luoghi si arricchisce con il Complesso monumentale di San Domenico, Palazzo Blasco, Palazzo D'Ippolito, Palazzo Niccoli, Palazzo Nicotera (Monachelle), Palazzo Panariti, Palazzo Statti, i Palazzi della curia vescovile e del seminario vescovile; Teatro Grandinetti; Teatro Umberto. Risalendo da Via Garibaldi, attraversando i vicoli del borgo antico di San Teodoro, si giunge al Castello Normanno-Svevo di Federico Barbarossa. Un’imponente e austera struttura che sovrasta un gruppo di case abbarbicate l’una sull’altra: uno scenario davvero unico e incantevole. Nella vecchia Nicastro anche tante chiese dalle antiche architetture ed impreziosite da opere di autori di gran fama. Una patrimonio davvero grande e inestimabile da tutelare e da cui ripartire per far rivivere la storia e far conoscere alle nuove generazioni il sapere custodito dai luoghi.