Felice Foresta vince il premio letterario Prospektiva 1.0

Catanzaro Attualità

Felice Foresta, avvocato di Catanzaro, pubblicista, con “Il faggio che sposò la luna”, è risultato vincitore ex aequo della sezione inediti del premio letterario Prospektiva 1.0.

L'autore come premio, oltre alla targa, pubblicherà il manoscritto con la Casa Editrice della città toscana Tra le righe libri.

Il premio è stato consegnato a Lucca presso il Caffè letterario – Lucca Libri.

Molta la soddisfazione per i lettori del Prospektiva 1.0 – in testa il Direttore Andrea Giannasi - il contropremio che legge i libri e assegna i riconoscimenti senza guardare il nome o il marchio del libro o del manoscritto, perché i riconoscimenti vanno ad autori che sono riusciti a scrivere manoscritti “vivi”, utili e che non diventano libri morti una volta entrati in una libreria.

In particolare, tra le motivazioni che hanno indotto alla premiazione dell'opera di Felice Foresta vi è stata la capacità di non cedere alla tentazione di raccontare la Calabria attraverso lo stereotipo di una regione dilaniata dalle sconfitte della storia e dai colpi inferti dalla forza invasiva della criminalità. Ciò che è stato apprezzato nell’inedito dell’autore catanzarese è stato, invece, il linguaggio capace di declinare la bellezza del paesaggio calabrese, ma soprattutto gli snodi delle tradizioni, la forza dei simboli e, soprattutto, i valori semplici, universali e positivi che da sempre hanno trovato il loro humus nella nostra regione.

A consegnare i premi in una sorta di staffetta letteraria altri autori di TRA LE RIGHE LIBRI: Simonetta Simonetti, Grazia Lucchesi, Gianni Quilici, Iacopo Riani, Marco Vignolo Gargini e Bruno Giannoni.

Al premio, conseguito in Toscana, ha fatto seguito per “Il faggio che sposò la luna” un altro riconoscimento a distanza di una settimana. Nella suggestiva cornice del Parco della Mondialità di Gallico (RC), infatti, lo scorso 5 luglio il manoscritto di Felice Foresta è stato insignito anche di una segnalazione particolare nell'ambito del Premio Internazionale "Gaetano Cingari" giunto alla sua X edizione ed organizzato dalla Casa Editrice Leonida.

L'opera dell'autore catanzarese, che può annoverarsi senz’altro tra i romanzi di formazione, pone al centro della storia la figura di un uomo che le cui vicende si rifrangono in un antico specchio di famiglia.

Da lì inizia un viaggio nei luoghi della sua infanzia, ma anche un intimo ed intenso conflitto tra i valori cui è stato educato ed a cui fa da corollario una sottile ma penetrante vena di spiritualità.

Un libro, un amico del “…tempo fermo e felice…” ed un piccolo vaso, simbolo e sintesi delle inossidabili tradizioni calabresi, offriranno al protagonista la possibilità di “..tornare a volare, tra la foschia ma a volare…”.

In sottofondo, ad aleggiare nel romanzo è la figura del padre del protagonista, uomo “…di fede e di diritto…” su cui sono incisi quei valori unici ed immarcescibili che vengono dalla terra e dal rispetto della terra traggono la loro forza universale.

“E’ stato una bellissima emozione - ha dichiarato Felice Foresta - non solo e non tanto quella di ottenere questi riconoscimenti che pure, è ovvio, mi gratificano anche perché sono stati assegnati alla mia prima esperienza narrativa.”

“Il premio conseguito a Lucca, in particolare, mi ha reso davvero felice perché, sia pure per un momento, mi sono sentito interprete di una Calabria vera, autentica e positiva. Quella di cui, malgrado tutto, sono innamorato e vado fiero.”

L'uscita del libro è prevista a settembre.