Quattro piantagioni di marijuana scoperte nel reggino
MAMMOLA, MARIJUANA NEL GIARDINO DI CASA | Un 50enne di Mammola, G.S., è stato arrestato dai carabinieri per coltivazione e detenzione di canapa indiana: sequestrate inoltre 23 piante e 60 grammi di marijuana già essiccata. I Carabinieri della Stazione locale durante una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione di residenza dell’uomo (di proprietà della madre)hanno scoperto, nel giardino e nascoste tra la fitta vegetazione, le piante di canapa indiana, di altezza variabile dai 70 ai 250 cm, irrigate attraverso un tubo di plastica collegato a un rubinetto esterno. In un mobiletto della cucina invece, in una busta per alimenti vi erano 40 grammi di marijuana e altri 20 dentro un barattolo di vetro. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro mentre le piante, dopo una campionatura, sono state distrutte su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Locri che, espletate le formalità di rito, ha rimesso in libertà l’arrestato.
497 PIANTE DI CANAPA INDIANA TRA CAULONIA MARINA E GIOIOSA JONICA | In Località Candidati di Caulonia Marina e Contrada Cessarè di Gioiosa Jonica, i Carabinieri di Roccella Jonica e Gioiosa Jonica insieme al personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno scoperto, nascoste tra la fitta vegetazione, rispettivamente, una piantagione costituita da 258 piante di canapa indiana, di altezza compresa tra 30 ei 90 centimetri, e un’altra su terreno demaniale costituita da 239 piante, di altezza compresa tra i 150 e i 180 centimetri, irrigate attraverso un tubo di gomma lungo 300 mt. collegato alla rete idrica comunale. Le piante, previa campionatura, sono state distrutte su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Locri.
800 PIANTE A BIANCO | I Carabinieri della Stazione di Bianco, insieme ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori d’Aspromonte di stanza a Vibo Valentia, nell’ambito di un servizio di rastrellamento del territorio, hanno individuato in località Santo Stefano di Bianco, all’interno di una serra ormai in disuso, una vasta piantagione di canapa indiana in stato di abbandono, composta da 800 piante di altezza media di un metro. I militari hanno provveduto all’estirpazione della piantagione e alla sua distruzione sul posto, dando fuoco alle catasta di piante, non prima di aver provveduto a campionarne cinque per effettuare le analisi di laboratorio che permetteranno, con maggior certezza, di stabilire la qualità del principio attivo.