Provincia, vertice sul dimensionamento scolastico
Si e' tenuta nella sala del consiglio provinciale di Catanzaro la Conferenza di avvio delle attivita' volte alla definizione del Piano provinciale di riorganizzazione della rete scolastica e della programmazione dell'offerta formativa, in una parola dimensionamento scolastico. L'invito a partecipare - spiega una nota - e' stato rivolto a tutti i Sindaci e ai Presidenti delle Comunita' montane, ai Dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, ai rappresentanti del settore formazione e lavoro, alle Associazioni Sindacali, all'Anci e ai Capogruppi consiliari; il tavolo istituzionale, presieduto dal Presidente dell'Amministrazione provinciale Wanda Ferro, ha visto la presenza dell'Assessore regionale alla Cultura e Pubblica Istruzione Mario Caligiuri, del coordinatore provinciale dell'Ufficio Scolastico Gregorio Mercurio, dell'Assessore provinciale alla pubblica istruzione Giacomo Matacera e della Dirigente provinciale del settore Anna Perani. Come sottolineato e apprezzato dalle parti sociali nel corso della conferenza, per l'Ente intermedio e' ormai prassi consolidata e inderogabile ricorrere allo strumento della concertazione e del confronto, soprattutto quando e' necessario trattare temi delicati che per loro stessa natura coinvolgono intere comunita'. All'ordine del giorno, ancora una volta, la necessita' di intervenire sul dimensionamento scolastico, sia con riguardo alle singole autonomie che ai plessi scolastici, oltre che definire un riordino degli indirizzi formativi volto a facilitare l'orientamento e la scelta del percorso formativo. Tanto, - continua il comunicato - in coerenza con le indicazioni in materia di organico definite dal MIUR e con le nuove linee guida approvate dal Consiglio regionale in data 4 agosto 2010, a seguito di un lungo iter di consultazioni con tutte le parti istituzionali interessate. Nell'ottica di una razionalizzazione della spesa, ma soprattutto dell'innalzamento della qualita' dell'offerta formativa, attraverso l'approvazione del Piano da parte del Consiglio provinciale entro il 30 ottobre verra' definito il nuovo assetto della rete scolastica provinciale, valutate le proposte provenienti dai territori direttamente interessati e tenuto conto dei plessi che non raggiungono numericamente i parametri stabiliti e delle autonomie sottodimensionate. L'assessore Matacera ha sottolineato che l'Amministrazione provinciale intende affrontare il dimensionamento con grande senso di responsabilita', avendo tra i principali obiettivi esclusivamente il miglioramento della qualita' delle scuole della Provincia, in termini didattici, funzionali e logistici. La Presidente Ferro, nel suo intervento, ha richiamato la significativa sinergia e collaborazione intervenuta tra Regione, Province e Ufficio scolastico regionale quale premessa determinante per raggiungere un'intesa sulla necessita' di procedere al dimensionamento e su tutte le possibili deroghe da applicare ai parametri numerici. Tutto cio' al fine di contenere quanto piu' possibile la chiusura dei numerosi plessi sottodimensionati, a causa della rarefazione degli insediamenti abitativi, dello spopolamento dell'entroterra e del fortissimo calo demografico che viene costantemente registrato nella nostra Provincia. Scelta, questa, che ha consentito di limitare gli interventi solo a casi limite, ossia presenza di pluriclassi o di plessi con pochissimi alunni. Il Presidente ha manifestato la ferma convinzione che il modello di scuola che occorre fornire alle generazioni future debba essere altamente competitivo ed innovativo. Cio' - si legge - significa fare della scuola un centro di promozione culturale, un reale trampolino di lancio per il mondo del lavoro, e quindi un concreto presidio di legalita', attraverso la creazione di spazi adeguati e fruibili per tutta una serie di attivita' integrative e complementari alla acquisizione di competenze trasversali, ossia abilita' relazionali, motivazionali, organizzative e strategiche dei ragazzi . Pertanto, se da un lato la chiusura di un plesso puo' a volte essere vista come un ulteriore impoverimento per una comunita', dall'altro e' necessario anche chiedersi cosa desideriamo per i nostri giovani e i nostri figli: se vogliamo che frequentino e si formino in un contesto didatticamente e strutturalmente moderno e competitivo, con strutture adeguate e competitive e non dove il confronto e la crescita rimangono circoscritti nell'ambito di pochi alunni. Ecco che allora bisogna operare scelte coraggiose. Una scuola democratica e' una scuola che offre davvero pari opportunita' a tutti, dove non ci sono scuole o alunni di serie A e di serie B, ma una comunita' che punta su una generazione altamente competitiva nel mondo del lavoro. L'Assessore Caligiuri, presente nel corso dell'intera Conferenza, - e' scritto - ha ascoltato i numerosi interventi provenienti dai rappresentanti delle istituzioni locali, dai dirigenti scolastici che, per inciso, hanno plaudito ai criteri individuati per il riordino degli istituti d'istruzione superiore e dalle associazioni sindacali, rispondendo puntualmente a ciascuno di loro. Molteplici gli impegni presi dall'assessore regionale in merito ai fondi stanziati per i precari della scuola, l'edilizia scolastica, il diritto allo studio ed il supporto ai comuni interessati dal dimensionamento".