Beach soccer, le catanzaresi battono la squadra di Salerno
Un anno fa, poco meno. Era il 27 luglio del 2014 quando Catanzaro Beach Soccer femminile incontrava Magna Graecia Salerno per la finale scudetto di Montalto di Castro. Vinsero le catanzaresi, quelle con la maglia giallorossa. Pioveva, non faceva caldo, sulla sabbia laziale pioggia e lacrime di gioia. Oggi, 23 luglio 2015, a Giovino c'erano 40 gradi. Sono le 10.30 del mattino e Catanzaro e Salerno aprono le danze del campionato nazionale di serie A femminile di Beach. Tutto ricomincia dalla fine.
Un gioco assurdo del destino. La storia? Si ripeterà. Vince il Catanzaro, Salerno a casa con grosso onore e meritatissimo applauso. Squadra corretta, sposa del fair play, forte. Forte si, ma non abbastanza. Questo Catanzaro ha qualcosa in più: un organico impressionante, un cuore grande così, un unione da far arrossire, un pubblico che lo sostiene insieme all'afa e all'umidità. Si sudano gocce di gioia. Catanzaro mia, Catanzaro bella, Catanzaro regina. Scudettata nel 2014, consapevole in questo 2015. Consapevole di dover compiere un'altra impresa se vorrà ripetersi, consapevole che il Terracina ha qualcosa in più, consapevole che la sabbia di Giovino è casa sua. Ma questa è storia di domani, oggi c'era Salerno e una partita da vincere.
La partita: Pronti via e la brasiliana del Catanzaro, signorina Barbara, colpisce la traversa su calcio d'inizio. Sulla traversa picchia quella palle e anche il sole. Soprattutto picchia la Bagnato che lì davanti è una guerriera. Noele Bastos detta i tempi e gioca a spazzaneve sulla sabbia, Capalbo sparge polmoni sulla sabbia. Il giro è vincente, perchè il Catanzaro cambia tanto e il livello della squadra non cambia mai. Dodici campionesse, mica bazzecole. Noele apre le danze per l'1 a 0, poi la Marino decide di aprire la porta di casa del suo salotto e dire: entrate, entrare pure che adesso giochiamo alla play station. Salta tutti, qualche tifoso compreso, e mette il portiere a sedere prima di fare 2 a 0.
Il secondo tempo inizia con il freno a mano tirato: Tallarigo perde un contrasto e la Liuzzo non è fortunato con la zolla di Giovinoc che fa 2 a 1. Incidente di percorso, nulla di più. Il Catanzaro macina gioco e la Magna Graecia non la vede mai. Borello sciupa 3 gol e Noele colpisce due pali. Poi la stessa Noele decide di chiudere la pratica e inventa la magia del 3a 1: stop, girata, palla nel sette. Saluti e baci. Il Catanzaro la gestisce benissimo e anziché fare gol per finire in goleada, decide di sbattere contro il muro dell'ottimo numero 1 ospite. Nel finale il gol del 3 a 2 della Salernitana, fa paura per soli 30 secondi. E' troppo tardi, vittoria più che meritata.
Domani mattina ore 11.30 le ragazze del Catanzaro giocheranno contro Terracina che, dal canto suo, oggi ha battuto agevolmente l'Apulia Trani. Da quanto visto in campo oggi, quella di domani sarà un antipasto della finale scudetto di domenica: Catanzaro ?C Terracina. Ma le partite vanno giocate. Quindi occhio al day after e ai risultati da spiaggia. Una cosa è certa: Catanzaro partito col piede giusto, Catanzaro c'è e non ha sentito la presunzione della squadra campione.