Piantagioni di canapa scoperte nelle Locride, sul mercato valevano 1,8 milioni
Cinque piantagioni di canapa indiana sono state scoperte nel territorio di Caulonia, comune della locride, nel reggino. A individuarle un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Lamezia Terme. Il risultato è il frutto di osservazioni e attività investigative svolte dalla Sezione Operativa Navale della Gdf di Roccella Jonica, con l’auto dei colleghi di Locri.
I militari hanno avviato un’imponente perlustrazione di una vasta area collinare sospettata di essere utilizzata per le coltivazioni di sostanze stupefacenti. Così, giunti sul posto e grazie all’elicottero in volo ed all’abilità dei suoi piloti, i finanzieri sono riusciti riuscivano ad individuare e raggiungere, sebbene con notevoli difficoltà, l’esatta posizione delle aree.
Le piante di cannabis indica, in gran parte in piena fase di maturazione, erano sistemate su porzioni di terreno demaniale lungo i versanti di tre distinte colline, di difficile accesso ed impervie per la presenza di rilevanti dislivelli e crepacci oltre che di un’alta vegetazione e rovi che nascondevano la vista sia dall’alto che da terra e ne impedivano anche il passaggio.
Complessivamente sono state sottratte alla criminalità, e sequestrate, 945 piante di canapa sia “indica” che della più potente “skunk”. Nelle immediate adiacenze dell’area sono stati poi scoperti materiali vari utili alla coltivazione dello stupefacente, tra cui tre impianti d’irrigazione con 1600 metri di tubo in pvc, 823 gocciolatoi e 130 chili di concime granulare.
L’Autorità Giudiziaria competente della Procura della Repubblica di Locri ha disposto, dopo la campionatura dello stupefacente, l’estirpazione delle piante e la loro distruzione sul posto. Le coltivazioni, a fioritura completa, essiccate e immesse sul mercato avrebbero fruttato un guadagno di circa 1,8 milioni di euro. Le indagini delle Fiamme Gialle sono ancora in corso per accertare i responsabili dell’attività illecita.