Catanzaro beach soccer femminile sconfitto dal Terracina

Catanzaro Sport

Terracina? Il profumo di una finale anticipata. Seconda giornata del campionato femminile di serie A. In scena due corazzate.

Vincerà il Terracina ai rigori- tempi regolamentari 2-2, ndr- che conquista un punto in classifica e vola in testa al girone. Il Catanzaro rimane a 3 punti, raggiunta dalla Magna Graecia che oggi ha battuto 5 a 2 la cenerentola Apulia Trani. Risultato?

Domani al Catanzaro basterà battere l’Apulia per conquistare la finale scudetto, in onda domenica alle ore 11 al Santa Fè beach arena. Nell’altra partita di domani, invece, Magna Graecia e Terracina si contenderanno un altro posto nella finalissima ma, a giudicare dal campo, la squadra laziale non dovrebbe aver problemi. Ma si sa, il pallone è rotondo e la sabbia brucia…Ma andiamo per ordine. Oggi? Una grandissima partita. Bella, spettacolare, avvincente. Due formazioni forti che farebbero arrossire anche qualche squadra di maschietti. C’è tutto: classe, eleganza, potenza, agonismo. Il Catanzaro la fa da padrona e detta legge a casa sua. Il Terracina (forse al risparmio?) sta a guardare e si fa trascinare dall’onda. Il primo tempo finisce 0 a 0 ma Severino fa gli straordinari. La seconda frazione è un autentico show. Gentile mette sulla sabbia tutto il talento made in Calabria e il beach arena si illumina. Un lancio di Modestia manda la Borello sulla fascia, la palla rimbalza sulla sabbia e la “miss di Taverna” sfocia la sua classe: pallonetto al peperoncino che fa venire i brividi. 1 a 0 Catanzaro. Si continua a far samba e tarantella ma il Terracina non vuole perdere. Qualche cambio del tecnico laziale cambia un po’ la gara e su punizione (arbitraggio discutibile) la Xhaxo toglie la ragnatela dall’incrocio. 1 a 1. Modestia deve iniziare a fare il suo dovere perché il Terracina si affaccia sul lungomare di Giovino ma è sempre il Catanzaro a comandare. Comanda fino a quando sua maestà Federica Marino decide di luccicare più del sole. La numero 8 catanzarese recupera palla, salta due avversarie e sfodera un destro che è una poesia di un genio sregolato. Gol. All’incrocio. Al Terracina cala il velo. Oh mio Dio, ma chi è questa? Tanta roba. Si prosegue e gli arbitri decidono di schierarsi da una sola parte. Un rigore prima (mandato fuori) qualche punizione invertita poi. Al Terracina la sconfitta brucia e allora prova a venir su. Dopo una mischia rimane la palla vagante al limite dell’area, Duò spara forte e la palla sembra destinata fuori ma la zolla decide di dargli una mano: palla dentro. 2 a 2. Ci sono i rigori e anche lì la fortuna non vede giallorosso: Capalbo e Mirafiori colpiscono la traversa, Modestia ne para uno ma non basta. Terracina in trionfo. Domani? Un’altra storia. Catanzaro andrà a prendersi la finale contro Apulia, Terracina e Salerno si contenderanno un altro posto in paradiso. Litigatevi pure, ci vediamo domenica.