Riordino Province. Ok del CdM a legge regionale: personale “spostato”, se ci sono i fondi
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di ieri, ha approvato la legge regionale nr 14 del giugno scorso che reca le “disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni delle province a seguito della legge 56/2014”.
In sostanza, il Governo ha ritenuto in linea con le norme costituzionali la legge regionale, così come proposta dalla Giunta presieduta da Mario Oliverio, che riassume, nell'ambito delle proprie competenze amministrative, le funzioni già trasferite alle Province sulla base della legge regionale, la n. 34/2002, sul “Riordino delle funzioni amministrative regionali e locali”.
Questa legge prevede, tra l’altro, che il relativo personale transiti nei ruoli della Giunta regionale, secondo le modalità contenute nelle leggi che regolamentano la materia e secondo le indicazioni provenienti dalle amministrazioni provinciali di provenienza, nei limiti della spesa trasferita ai sensi della stessa legge 34.
Ora, dopo il via venuto del Governo, la Regione continuerà nel percorso già avviato in maniera più veloce, al fine di giungere in tempi brevi alla definizione dell’intera problematica.
LA LEGGE 14/2015 IN SINTESI
All’articolo 1 la legge, definisce, tra l’altro, che la Regione Calabria “riassume, nell'ambito delle proprie competenze amministrative, le funzioni già trasferite alle Province sulla base della legge regionale 12 agosto 2002” e che conseguentemente “il relativo personale transita nei ruoli della Giunta regionale, secondo le modalità e per gli effetti di cui all’articolo 1, comma 96, della legge n. 56/2014, con decorrenza 1 aprile 2015, unitamente al personale già transitato o acquisito in applicazione” delle legge n. 34/2002 e n. 9/2007 … nonché secondo le indicazioni provenienti dalle amministrazioni provinciali di provenienza e nei limiti della spesa trasferita ai sensi della medesima legge n. 34/2002.
In base alla norma e fino all'emanazione di disposizioni nazionali in materia, continuano però ad essere svolte dalle Province le funzioni di polizia provinciale e quelle relative ai servizi per l'impiego. La legge generale di riordino dovrà essere adottata entro il 31 dicembre 2015.
Nell’articolo 2 si entra nel dettaglio specificando che “le funzioni connesse alle materie ‘agricoltura, caccia e pesca’ e ‘formazione professionale’ svolte dalle Province … sono direttamente esercitate dalla Regione”.
Il personale addetto, alla data dell'8 aprile 2014, alle funzioni connesse alle materie "agricoltura, caccia e pesca" e "formazione professionale" è riallocato presso la Regione. “Il restante personale, assegnato alle altre funzioni alla data dell'8 aprile 2014, continua a svolgere le proprie mansioni presso l'amministrazione provinciale di riferimento”.
In relazione al personale in eccedenza, nell’articolo 5 della legge si specifica che “la Regione Calabria, nei limiti delle competenze proprie e delle risorse disponibili, promuove e sostiene ogni iniziativa opportuna per favorirne la ricollocazione, anche mediante l'attivazione di processi di riqualificazione professionale e di outplacement”.
In ultimo, relativamente alla norme finanziarie, la legge chiarisce che la sua applicazione “… non può comportare incrementi di spesa a carico del bilancio regionale rispetto alla spesa effettiva sostenuta alla data dell’8 aprile 2014.”