Bs Ecosistem Cz, intervista a Galeano

Catanzaro Sport

Dopo la sconfitta di ieri, per mano del Viareggio BS, l'appuntamento con le semifinali è, dunque, rimandato al prossimo anno. Ora rimane il prestigio che il quinto posto (miglior risultato possibile) potrebbe regalare. Mica poco.

Prossimo avversario, si chiama Catanzaro BS. Ancora un derby, un altro spettacolo da offrire all'Italia intera, ma questa volta giocato a 1000 km da quella spiaggia di casa. Il 25 Luglio è ancora vivo nei ricordi di chi quel derby lo ha giocato, vissuto, vinto e perso (seppur ai rigori) e non aspetta altro che rigiocarlo. Non bisognerà, dunque, attendere la prossima stagione per vedere miscelati quei colori giallorossi, che tanto ci accendono il cuore, e che rivestono le casacche delle due formazioni catanzaresi, orgoglio della città intera ed, in questo caso, della Calabria. Faremo del nostro meglio, tutti insieme e vincerà Catanzaro, in vetrina nazionale.

Disputare partite del genere rappresenta un premio per ogni giocatore, ed oggi sarà la partita del capitano Antonio Galeano. Assente per squalifica, il 25 Luglio a Catanzaro, Galeano attende con grande voglia la gara odierna per poter spingere i propri compagni a ripetere, sul piano della prestazione, quanto di buono fatto quel giorno.

Antonio, oggi la gara più importante della stagione giallorossa.

Finalmente "il capitano" gioca il suo derby.

"Il derby è la partita più sentita per la nostra squadra. Oggi ci giochiamo il prestigio e proviamo a scrivere la nostra storia. Non giocare il derby di Catanzaro mi ha fatto soffrire molto ed oggi voglio vincere dando il massim0. Un grazie lo rivolgo a Raffaele Talotta per quanto di buono fatto durante la Tappa catanzarese, sono orgoglioso di lui anche per via della forte amicizia che ci lega."

Una vittoria potrebbe regalarvi l'accesso alla finale per l'ambito quinto posto. Il vostro scudetto?

"Decisamente si. Da quattro anni raggiungiamo le finali scudetto e ci classifichiamo tra le pime otto. Il nostro obiettivo massimo era classificarci tra le prime quattro d'Italia, non potremo riuscirci ma raggiungere la quinta piazza deve essere il giusto coronamento di una stagione difficile e appassionante. Oggi e domani rappresentano le nostre finali e sappiamo di poterle vincere entrambe. E lo sanno anche gli altri. Abbiamo vinto gli ultimi due derby su tre, e voglio vincere anche questo."

Soddisfatto della stagione della squadra quindi?

"Certamente. Non abbiamo avuto la possibilità di avere Maci e Gregoraci con noi durante quest'ultima tappa; ciò ci ha tolto tanto. Avremmo fatto di più, ne sono certo. Procediamo sulla nostra strada."

La vostra strada quest'anno ha subito un cambio di rotta in corso. Il cambio in panchina tra Parentela e Vanzetto vi ha migliorato. Cosa è cambiato?

"Ringrazio mister Vanzetto. E' stato un grande professionista e ci ha dato molto. Il cambio con Parentela ci ha stimolati e convinti a giocarci le nostre carte fino in fondo. Parentela, oltre ad essere un giocatore come noi, conosce alla perfezione il nostro potenziale e ne trae il meglio in ogni situazione. Credo che per raggiungere i migliori traguardi bisogna saper programmare, nel dettaglio, ogni aspetto; quest'anno siamo cresciuti complessivamente: abbiamo un ottimo staff tecnico guidato dal nostro fuoriclasse, "il Prof." Domenico Garcea; lo staff dirigenziale, con cura, ci permette di crescere professionalmente e concentrarci solo sul campo. Con queste solide basi possiamo percorrere, rapidamente, la via che porta allo scudetto. Voglio vincere qualcosa d'importante - afferma Galeano - e non voglio mollare nulla ma far parte di un progetto serio, come il nostro. Se penso a ragazzi come Ortolini, Zurlo e Corasaniti, partiti da questa casacca ed ora protagonisti della nazionale, la voglia di vincere qui cresce ancora."

Tu tra i grandi ci sei già. Sei considerato, da moltissimi, tra i migliori portieri del panorama italiano. Cosa manca a Galeano per diventare il migliore?

"A 26 anni mi manca giocare per i titoli migliori. Penso di avere tempo per farlo, migliorando individualmente. Per me è già un grande onore essere accostato a due fenomeni come Del Mestre e Spada; significa che sto lavorando bene e che la mia passione per questo sport ripaga i sacrifici. Da questi due campioni cerco di rubare piccoli segreti e spero di diventare, domani, il numero uno."

Chi vince lo scudetto?

"Noi presto (sorride, ndr). Quest'anno il Catania."