“Insignifidanza”, il primato del gesto sulla parola ad Armonie Artefestival
Corpi che si cercano, si respingono, si toccano e si sfiorano. Poi si fermano e ripartono in un “gioco” senza fine, pronto a ricominciare nel momento in cui tutto sembra essersi concluso. Come nei precedenti due spettacoli inseriti nel cartellone della XV edizione di Armonied’ArteFestival, ideato e diretto da Chiara Giordano, sabato sera al Parco Archeologico di Scolacium di Roccelletta di Borgia, il corpo è stato il centro focale di “Insignifidanza”, ultimo appuntamento della sezione “Creatività contemporanea – Young & others”, dedicata alle produzioni originali e alla creatività contemporanea conclusasi ieri sera.
Un’opera prima dai tratti importanti, ideata e scritta da Maria Luigia Gioffrè, che ha vissuto dei contrasti tra le espressioni verbali sense/non sense di Vanessa Gravina e Giovanni Carta e quelli corporei dei ballerini della compagnia di teatro danza Stabile – Amato guidati dalla maestria del giovane coreografo Filippo Stabile.
Con questo lavoro, la cui regia è stata affidata a Edoardo Siravo e Rosario Amato, Armonied’ArteFestival conferma la volontà di aprire ai giovani talenti orizzonti che travalicano i confini della nostra regione, inserendosi in un contesto più internazionale.
La tematica, che indagava il primato del gesto sulla parola, sottolineata da una danza espressiva, libera e naturale ha reso lo spettacolo senza dubbio inusuale, in linea con il dibattito culturale contemporaneo dei circuiti più prestigiosi. Tutto ha trovato la giusta dimensione in una scena resa surreale dai giochi di luce realizzati dal “genio” di Sebastiano Romano e dalle rielaborazioni originali di musica elettronica.
Il pubblico ha apprezzato e applaudito a lungo.
«“Insignifidanza” - ha commentato il direttore artistico Chiara Giordano - è una ulteriore sfida vincente che, da anni, Armonied’ArteFestival porta avanti nella idea di valorizzazione i giovani talenti che troppo spesso trovano insormontabili barriere nella realizzazione delle proprie idee artistiche. Ed è una soddisfazione doppia quando, come è successo questa stasera proprio queste nuove figure artistiche, supportate da personaggi di indubbia esperienza, ricevono il consenso unanime del pubblico».
Armonied’ArteFestival ha concluso, così, la sua sezione dedicata ai giovani con uno spettacolo di alto profilo, epilogo di una trilogia ricca di spunti e di interesse che nulla hanno da invidiare ai circuiti più prestigiosi.
La programmazione del festival continuerà lunedì 17 agosto sempre alle ore 22,00 con il primo spettacolo previsto nella sezione Progetti Speciali. Sarà un omaggio all’antica città siriana di Palmira con “Sheherazade e le mille e una notte” del Balletto del Sud a rendere ancor più suggestivo lo scenario del Parco Archeologico di Scolacium. Una novità assoluta su musiche di Nikolaij Rimsky-Korsakov che vedrà esibirsi la stella impareggiabile delle punte Carla Fracci, con le coreografie di Fredy Franzutti.
A seguire il secondo e ultimo appuntamento della sezione Progetti Speciali. Un evento in collaborazione con il Ravenna Festival in occasione delle celebrazioni dantesche per i 750 anni dalla nascita. Giovedì 27 agosto sarà così la volta di David Riondino e La Reverdie Ensamble in “Più dura che petra”, una spettacolo di rime dantesche e ardimenti musicali.