Concluso il Festival del Sociale in scena a Lamezia Terme
Anche in occasione della sua quarta edizione, il Festival del Sociale, promosso dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro e organizzato e prodotto dalla “Life Communication”, s’è confermato come un evento unico nel suo genere.
Un evento che, nei giorni scorsi, ha portato Lamezia Terme, com’era stato in passato per Catanzaro e Soverato, ad essere la Capitale del Sociale, diventando così la culla di un momento di aggregazione, condivisione e solidarietà a 360 gradi. Prima lo stadio Guido D’Ippolito (in occasione del quadrangolare di calcio vinto dalla squadra del sociale) e poi il teatro Grandinetti (al momento dello spettacolo conclusivo) hanno “raccontato” e vissuto momenti di condivisione e di inclusione sociale, nel corso dei quali sono cadute barriere culturali (e non) nel segno della vera integrazione. Ancora una volta, quindi, una scommessa vinta dall’Amministrazione provinciale, sensibile e pronta a cogliere le istanze che provengono dal mondo del sociale.
Il tutto sotto poi gli occhi convinti di autorità del mondo civile, religioso e militare che, con la propria presenza, hanno fornito un importante messaggio di vicinanza al mondo del terzo settore e di quell’associazionismo (rappresentato da enti provenienti da tutto il territorio provinciale regionale ed anche dalla capitale) operaio ed al concreto servizio nei confronti delle esigenze del prossimo.
Nel corso della serata del teatro “Grandinetti”, spiccava così la presenza del vice presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, del Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, del vescovo della diocesi di Lamezia Terme, monsignor Luigi Antonio Cantafora, del presidente del Consiglio provinciale, Peppino Ruberto, dell’assessore provinciale alle Attività Produttive, Roberto Costanzo, del consigliere provinciale Giampaolo Bevilacqua, del vice questore Borrelli e di altri rappresentanti delle forze dell’ordine.
Una manifestazione che – è bene sottolinearlo - è stata un susseguirsi costante di emozioni. Emozioni che hanno contagiato anche le Autorità presenti ed evidenziate dall’assessore provinciale alle Politiche Sociali, Sergio Polisicchio, che, portando i saluti del presidente dell’ente intermedio Wanda Ferro, ha sottolineato come “il Festival sia cresciuto in questi anni, come del resto il rapporto con e tra le associazioni”. Polisicchio ha poi ricordato “l’alto valore morale e istituzionale rappresentato dalla manifestazione che, in virtù del suo carattere itinerante, è stata presente su tutto il territorio provinciale portando un significato di solidarietà e inclusione sociale”.
Con la conduzione affidata a Domenico Gareri (anche ideatore della manifestazione), che insieme al proprio maestro Daniele Piombi ha generato momenti divertenti ed emozionanti allo stesso tempo, la kermesse ha avuto la veste di uno spettacolo ideato sotto forma di competizione a squadre, rappresentate da enti e associazioni legate al mondo del sociale e alle diverse aree del disagio. Hanno offerto così un saggio della propria bravura i componenti dell’Ens (Ente nazionale sordi), rappresentati dai “Diversamente comici” (reduci da un successo con Lorella Cuccarini a Domenica in), dell’Unione Italiana Ciechi, della Fabbrica dei Sogni, dei Solidali Onlus, della Fondazione Marincola Politi e dell’Accademia dello Spettacolo. Artisti speciali, che, come ha ricordato Gareri, “fanno prove per un intero anno per regalare esibizioni di spessore”. Esibizioni che sono state valutate da una giuria di qualità, presieduta dal noto conduttore televisivo Daniele Piombi (che tornava al Festival dopo tre anni), e composta da Luca Abete (il noto inviato di Striscia la Notizia), dal gruppo delle Yavanna (da X Factor), dalla docente di “Amici”, Grazia Di Michele, dalla cantante Viola Valentino e da Carlotta Proietti, figlia del noto attore Gigi. Presidente non votante di giuria è stato l’assessore provinciale alle Politiche Sociali, Sergio Polisicchio Lo spettacolo è stato così un mix di momenti di competizione tra le varie associazioni, ai quali si soni alternate le esibizioni canore del gruppo delle Yavanna (da X Factor), di Grazia Di Michele, di Viola Valentino e di Carlotta Proietti, ovverossia personaggi che hanno incantato oltre che per le proprie doti anche per quel senso di sensibilità e normalità che hanno saputo trasmettere. Hanno poi preso parte, con apprezzatissime esibizioni, anche la band dei “Social Friends” (composta da Saverio Palermo, Giovanni Lagonia, Giuseppe Tomaselli e Franco Montesano), il gruppo artistico della Calabrodental. Alla fine, la vittoria ha arriso alla Fondazione Marincola Politi con il secondo posto che è andato all’Unione italiana ciechi. Al terzo posto si sono poi classificati ex aequo l’Ens e la Fabbrica dei sogni. La regia dello spettacolo ha portato la firma di Ciro D’Aniello.
Nel corso della serata, sono stati inoltre consegnati dei riconoscimenti ad enti e personaggi che si sono distinti per il loro impegno nel sociale. Non è passato inosservata la consegna del premio Festival del Sociale (realizzato dal maestro orafo Michele Affidato) al Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci. E ciò per volontà del mondo dell’associazionismo in generale in virtù della vicinanza dimostrata al Sociale da parte dello stesso Prefetto. La decisione di premiare Alessandro Meluzzi ha poi permesso al pubblico di scoprire impressioni e idee del noto psichiatra sul terzo settore. Gli altri riconoscimenti Festival de Sociale sono stati attribuiti al presidente nazionale dell’Ens, Giuseppe Petrucci, al sindaco di Zaccanopoli per la settimana della disabilità promossa dallo suo comune, a Banca Prossima (la banca del terzo settore) e a Massimo Marrelli (fondatore della Calabrodental), artefice di un progetto di solidarietà in Albania.