Barbanti e Molinari (Al) su alluvione sullo Jonio cosentino
"La Camera ha impegnato i propri lavori sino a pochi giorni fa con una serie di mozione, aventi ad oggetto interventi straordinari per popolazioni colpiti da eventi naturali , al fine far conoscere e superare la drammatica condizione di pericolo idrogeologico in cui versa quasi tutto il territorio italiano": è quanto si legge in una mozione unitaria nei due rami del Parlamento per sostenere e dare una speranza alla popolazione ed agli imprenditori colpiti dagli effetti del nubifragio a Rossano e Corigliano.
"Nell’occasione - continua la mozione - erano indiscussione i fatti e le soluzioni immediate da dare alle popolazione del Veneto e di Genova; la necessità di interventi strutturali da realizzarsi nell’intero paese in merito a tematiche della tutela ambientale, della difesa del territorio, delle popolazioni e delle attività produttive sono tra le priorità politiche che, in quanto attinenti a diritti fondamentali, dovrebbero auspicabilmente interessare tutti i gruppi parlamentari per ampliare il campo di azione comune e l’azione di prevenzione e intervento del Parlamento e del Governo, poiché gran parte dell'intera Nazione versa in situazione di potenziale pericolo a causa della fragilità del nostro territorio e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni".
"In ben 6.633 comuni italiani - continua il documento parlamentare - sono presenti aree a rischio idrogeologico che comportano ogni anno un bilancio economico pesantissimo, intollerabile per un Paese civile;
è evidente l’assoluta necessità di maggiori investimenti in termini di prevenzione, attraverso cui affermare una nuova cultura dell’impiego del suolo che metta al primo posto la sicurezza della collettività e ponga fine da un lato a usi speculativi e abusivi del territorio, dall’altro al suo completo abbandono;
in un contesto in cui sono sempre più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici in atto, che comportano fenomeni meteorologici estremi caratterizzati da piogge intense concentrate in periodi di tempo sempre più brevi, la gestione irrazionale del territorio porta a conseguenze disastrose. Si ricorda che se non lo fa per convinzione, è almeno necessario farlo per convenienza: negli ultimi 5 anni, oltre al costo umano irrecuperabile e dolorosissimo, dovuto a circa 2000 eventi naturali catastrofici, abbiamo impegnato 5 miliardi di euro per dare aiuto a comunità e imprese, già duramente colpite dalla crisi economica ancora in atto, per evitare ulteriori danni irreparabili".
In particolare, nella mozione si sottolinea come "l’ennesimo episodio di devastazione naturale ha riguardato, questa volta, la Calabria: un violentissimo nubifragio si è abbattuto nella notte tra il 12 ed il 13 agosto sulla costa ionica cosentina, nella zona di Rossano e Corigliano Calabro dove sono sono esondati i torrenti Citrea, Celadi e Inferno; a Rossano Calabro è crollata una strada del centro storico, decine di auto sono state trascinate dal fango. Un'automobile della polizia, che aveva appena portato in salvo una quarantina di persone rimaste intrappolate in un hotel, tra cui molti bambini, è stata trascinata dalle acque del torrente esondato. Altre squadre delle forze dell'ordine hanno evacuato alcune abitazioni a Rossano Calabro e sonointervenute per mettere in sicurezza adulti e bambini rimasti intrappolati in un villaggio turistico. L'esondazione del torrente Citrea ha provocatol'isolamento di alcuni quartieri in località Petra, Ciminata, Vallato, Toscano ed altre; i lidi che fino al giorno prima ospitavano i turisti sono stati letteralmente spazzati via e moltissime piccole aziende, imprenditori ed esercenti hanno visto distrutti o gravemente danneggiati le loro attività; Il Comune, sta provvedendo al ripristino degli argini del torrente Citrea e alla ricanalizzazione delle acque. Rimangono chiusi tutti i sottopassaggi ferroviari. Per raggiungere l’area marina, dalla zona Scalo, è stato ripristinato momentaneamente il doppio senso di marcia sul passaggio a livello di Rossano Stazione. Sono operativi i centri di accoglienza e ricoveroallestiti nelle strutture sportive di via Candiano e Viale Sant’Angelo, dove sono stati garantiti pranzi a sacco a quanti, cittadini e soprattutto turisti, hanno chiesto e trovato ricovero nelle strutture".
"Nella città alta di Rossano - continua la mozione - sono state evacuate alcune famiglie a seguito del crollo di un tratto del muro portante di Via Minnicell. Alcune contrade a causa del violento nubifragio rimangono isolate. Allagati anche i sottopassaggi comunali. Vi sono stati pericolosi smottamenti diffusi in più parti del Centro storico e dello Scalo. Chiusa la strada Provinciale Celadi (Scalo-Centro storico) per frane. La Statale 106 jonica e la ex Statale 177 Silana di Rossano, sono percorribili solo in casi di necessità ed emergenza.
Una cinquantina di persone sono state salvate dagli specialisti del Soccorso alpino fluviale della Guardia di finanza a Rossano. Tra essi anziani, donne e bambini rimasti isolati nelle abitazioni accerchiate dall'acqua.
Si ricorda che la Calabria è una Regione fragilissima perché il 90% del territorio è a forte rischio idrogeologico; il governo recentemente ha varato una serie di provvedimenti ma rischiano di essere insufficienti alla luce della situazione attuale. Un fatto poi è particolarmente criticabile: dei 650 milioni, un investimento minimo se comparato alle somme spese per riparare alle emergenze, otto volte più ingenti, neanche un euro è destinato al sud italia, nonostante i dati sconfortanti resi noti dallo Svimez sulla situazione economica meridionale, danneggiata e limitata nelle proprie capacità di svilupo anche da causa di infrastrutture fatiscenti e rischiose per popolazioni e non in grado di garantire la necessaria competitività alle imprese; l’utilizzo dei fondi europei per interventi mirati nei territori consentirebbero maggiore sicurezza, spese produttive, aiuti efficaci alavoratori e imprenditori. Perché ciò avvenga è necessario che il Governo garantisca una regia razionale e fatta di una serie di obiettivi puntuali da raggiungere , fornendo anche un supporto tecnico diversificato a seconda dei territori per il loro utilizzo razionale; i danni degli eventi calamitosi che hanno colpito la vasta area dell’Alto Jonio Calabrese non sono stati ancora totalmente calcolati ma in base ad una primissima valutazione i danni a strutture, attività balneari e abitazioni sono enormi.
Gli eventi calamitosi hanno messo in ginocchio le attività produttive, soprattutto quella garantite dalle piccole e medie imprese . Nel caso in cui mancasse un intervento deciso esse non potrebbero riprendere la loro attività peggiorando la già grave situazione economica della zona;
è doveroso produrre il massimo sforzo per dare rapide soluzioni, mitigare e riparare i danni causati al tessuto economico, specie del settore turistico, della vasta zona interessata; l’azione congiunta di Parlamento e Governo assieme a quella del sistema bancario operante in Calabria sarà fondamentale per la riuscita dell’operazione, considerando che solo un intervento pubblico efficace e solidale e un reale accesso al credito rapido e senza interessi, potrà scongiurare il rischio dei mancati pagamenti delle merci andate in rovina o l’impossibilità diriacquistare le scorte per riprendere l’attività; analoga necessità si registra per garantire le ristrutturazioni dei locali devastati dalla forza della natura; le istituzioni centrali non possono e non devono lasciare alla sola Regione Calabria e i singoli Comuni interessati per l’adozione delle necessarie misure emergenziali di natura socio economica per evitare che le attività falliscano causando un effetto domino rovinoso perché porterà ai licenziamenti dei dipendenti e all’ulteriore peggioramento delle condizione di vita degli italiani che vivono e lavorano sul versante jonico calabrese; sono necessarie misure immediate: a partire almeno dalla sospensione del pagamento dei tributi locali e delle tasse regionali, in grado di dare una boccata di ossigeno alle popolazioni, ai lavoratori e alle imprese colpite dagli eventi.
Ad adottare, anche attraverso interventi normativi e gli opportuni necessari stanziamenti, ogni iniziativa utile a sostegno dei territori e comuni colpiti dalla tempesta, nubifragio e allagamenti avvenuti il 12 e 13 agosto 2015, al fine di rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita, della funzionalità dei servizi essenziali, per la riduzione del rischio residuo, per la ricostruzione e per il risarcimento dei danni, stabilendo delle misure che garantiscano parità di trattamento per tutti i comuni facenti parte delle zone colpite da fenomeni naturali che hanno provocato ingenti danni ambientali; ad assumere in particolare efficaci iniziative affinché: a) le spese sostenute dalle regioni e dagli enti locali per il ripristino dai danni subiti non siano conteggiate ai fini del patto di stabilità interno; b) vengano sospesi l'invio delle cartelle esattoriali, il pagamento dei tributi locali e gli oneri fiscali e contributivi, fino al ritorno alle normali condizioni di vita della popolazione, predisponendo un piano di rateizzazione per il rientro della propria posizione debitoria nei confronti del fisco. In particolare a prevedere e garantire gli introiti mancanti, aumentando i trasferimenti centrali ai comuni interessati a causa delle sospensioni di Tari, Tasi ed Imu; c) siano previsti sgravi fiscali per la ricostruzione ed il restauro degli edifici colpiti, delle attività produttive e dei beni artistico-architettonici; d) per gli edifici dichiarati inagibili, per tutto il periodo di inagibilità, sia sospeso il pagamento dei mutui, dei finanziamenti e dei tributi locali, utilizzando a compensazione verso i creditori un fondo di solidarietà appositamente istituito anche con la partecipazione di Cassa depositi e prestiti; e) a stipulare specifici accordi con Fincalabra S.p.a. e le banche operanti sul territorio per facilitare l’accesso e l’erogazione al credito finalizzato al ripristino della vita associata, delle attività produttive, la ricostruzione di infrastrutture pubbliche e strutture private danneggiate dagli eventi naturali senza l’onere del pagamento degli interessi per i richiedenti credito aventi tali finalità; f) a procedere con urgenza alla definizione di criteri oggettivi che, in caso di future calamità naturali sul territorio italiano, garantiscano ai territori colpiti parità di trattamento in proporzione all'entità dei danni subiti; g) a convertire la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, redatta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in un piano vero e proprio, anche con il supporto dell'unità di missione «Italia sicura», individuando una scala di priorità tra gli interventi ivi contenuti, un cronoprogramma di attuazione ed un piano di finanziamenti certi, prevedendo lo stanziamento dei primi fondi già a partire dalla prossima legge di stabilità".