Energia: Villa San Giovanni aderisce al patto dei sindaci
Riceviamo e pubblichiamo nota avente ad oggetto “Ecopass, Piano Energetico ed Energie Rinnovabili, Smart City, Innovazione e Marketing” a cura di Angelina Attinà, Assessore alle Politiche per la Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio del Comune di Villa San Giovanni:
“Sono lieta di contribuire seriamente ed intensamente all’eccellente percorso di opportunità e sfida per lo sviluppo sostenibile della nostra Città. Uno start up politico forte ed ambizioso sia per i grandi temi che stiamo affrontando relativi all’ambiente, all’energia, al territorio, sia per l’impostazione strategica quale modello di multi level governance.
Ringrazio calorosamente il Sindaco Antonio Messina, gli Assessori e tutti i Consiglieri Comunali di maggioranza e di minoranza per la condivisione dell’iter intrapreso.
È opinione comune che i cambiamenti climatici in atto implicano un impegno da parte di tutti per prevenire e mitigare i disastri che sempre più frequentemente feriscono i territori.
L’iniziativa “Patto dei Sindaci” (Covenant of Mayors) lanciata dalla Commissione Europea il 29 gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile, orienta le scelte e gli investimenti delle Amministrazioni Comunali verso il perseguimento degli obiettivi della politica energetica dell’Unione Europea 20 - 20 - 20 che intendono lavorare per l’Ambiente abbattendo gli inquinanti aerei dovuti alle tipiche attività urbane e produttive.
L’obiettivo iniziale è quello di ridurre del 20% e più (rispetto ai livelli del 1990) la CO2 nelle città europee, attraverso l’attuazione, entro 12 mesi dalla delibera di adesione al Patto dei Sindaci da parte del Consiglio Comunale, del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) che preveda tempi di realizzazione, attività di monitoraggio, informazione ed educazione ambientale, adattando anche le strutture della Città e predisponendo adeguate risorse umane.
Un’ eccezionale iniziativa che stabilisce un rapporto diretto tra la Commissione Europea e gli Enti Locali dell’Unione nel percorso verso la sostenibilità energetico - ambientale consentendo di attivare una programmazione di lungo periodo di una serie di interventi volti a favorire una migliore efficienza energetica, una produzione più sostenibile dell’energia attraverso la realizzazione di strutture per l’impiego di energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni in atmosfera di gas climalteranti e favorire la green economy.
Con l’adesione al Patto dei Sindaci scaturisce come primo basilare impegno per l’Amministrazione Comunale la redazione dell’inventario base delle emissioni, del PAES e del rapporto di attuazione e prosegue con la fase successiva di implementazione (Patto dei Sindaci 2.0) che prevede nuove forme di collaborazione ed azione mediante un potenziamento delle forme di governance orizzontale, tra Comuni, tra Province e tra Regioni e nei singoli territori tra il governo locale e gli altri attori decisionali o stakeholder.
Elementi qualitativi da evidenziare sono il ruolo guida dell’Amministrazione Comunale, l’organizzazione metodologica nel rilevamento dei consumi con l’introduzione delle certificazioni ambientali ed energetiche quali strumenti di controllo e monitoraggio dell’attuazione del PAES, le azioni di eccellenza, la visione strategica ed il coinvolgimento degli stakeholder con indubbio reciproco vantaggio sia perché l’Amministrazione accresce la propria capacità di accompagnare e facilitare lo sviluppo socio - economico della Città, sia perché la Comunità assume un ruolo attivo e partecipe nella costruzione di tale pianificazione.
La Corte di Giustizia ha da tempo sottolineato, nell’ambito della disciplina comunitaria di aggiudicazione degli appalti pubblici, l’importanza degli aspetti ambientali, i quali sono diventati addirittura coelementi di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Parallelamente alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, le autorità locali devono anche rafforzare la loro resilienza agli inevitabili impatti del cambiamento climatico.
Gli eventi meteorologici estremi dimostrano che gli impatti dei cambiamenti climatici stanno già incrementando la vulnerabilità, ostacolando la coesione sociale e lo sviluppo economico rendendo le azioni di adattamento tanto più importanti in tempi di crisi.
La Direzione Generale per il Clima della Commissione Europea ha lanciato nel marzo 2014 «Mayors Adapt - l’iniziativa del Patto dei Sindaci sull’adattamento ai cambiamenti climatici» per sostenere le autorità locali nell’aprire la strada all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Mayors Adapt segue il modello del Patto dei Sindaci nel campo parallelo dell’adattamento.
L’obiettivo è quello di sostenere le autorità locali nell’intraprendere azioni coerenti in materia di mitigazione ed adattamento attraverso la promozione di un approccio integrato.
Il focus del Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci) è la mitigazione dei cambiamenti climatici, quello del Mayors Adapt è l’adattamento ai cambiamenti climatici.
La necessità di prepararsi ad eventi meteorologici estremi in Italia è ancora più marcata rispetto ad altri Paesi Europei.
La Strategia Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici, coordinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il coordinamento scientifico del Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici individua diversi settori di azione, tra i quali quelli a maggior criticità sono: le aree soggette a rischio idrogeologico, l’erosione e l’inondazione delle zone costiere, l’alterazione degli ecosistemi marini, le risorse idriche e le aree a rischio di desertificazione, la salute, benessere e sicurezza della popolazione.
La politica del clima si è incentrata per i primi vent’anni sulla mitigazione delle emissioni di gas serra.
Quantunque già nella Convenzione Quadro del 1992 si citassero «misure intese a facilitare un adeguato adattamento ai cambiamenti climatici», più che altro si parlava di «misure per stabilizzare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera ad un livello tale che sia esclusa qualsiasi pericolosa interferenza delle attività umane sul sistema climatico». L’auspicio era di poter mitigare le emissioni in modo tale da «permettere agli ecosistemi di adattarsi naturalmente ai cambiamenti di clima».
Le ricerche scientifiche e le esperienze dirette degli ultimi anni rendono dolorosamente evidente che non sarà così.
I cambiamenti climatici sono in atto, progrediscono più velocemente del previsto ed è doveroso ed indifferibile affiancare gli interventi di mitigazione con misure di adattamento.”