Oliverio a Montepaone: "Stiamo lavorando per costruire una Calabria sicura”
“Sono fermamente convinto che, a conclusione del nostro primo anno di governo presenteremo risultati concreti e positivi in diversi campi”. E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, colloquiando con alcuni giornalisti a Montepaone Lido.
“Le priorità –ha aggiunto il Governatore- sono le infrastrutture, il lavoro e la sicurezza del territorio. Stiamo lavorando per dare ai calabresi una Calabria sicura in cui, comunque, la priorità delle priorità rimane la garanzia di un lavoro ai giovani. Per far questo abbiamo piena consapevolezza che c’è bisogno di una interlocuzione costante e continua con il Governo nazionale.
“Con Matteo Renzi –ha proseguito il Governatore- ci sono stati momenti di discussione e, qualche volta, anche di non condivisione. La nostra interlocuzione sta diventando sempre più feconda perché si basa sul merito dei problemi. Il rapporto tra il Governo del Paese e la Calabria non può essere misurato in base alle magliette che si indossano e alle appartenenze di ognuno di noi, ma sul rapporto reale, sulla capacità di ascolto e di dialogo che il Governo ha con questa regione, sull’attenzione che mostra verso di essa.. A Renzi devo dare atto di avere riacceso, anche in conseguenza dei risultati presentati nel Rapporto Svimez, i riflettori sul Sud.
La riunione della Direzione del Pd sul Mezzogiorno delle settimane scorse ha rappresentato un fatto importante e non fine a se stesso. A settembre, infatti, a Milano si terrà un incontro con i presidenti Pd delle Regioni meridionali e sempre nel capoluogo lombardo verrà reso noto il Masterplan sul Mezzogiorno che troverà uno sbocco concreto nell’approvazione della Legge di Stabilità. I problemi si affrontano entrando nel merito e dando ad essi risposte concrete. All'indomani del mio insediamento ho trovato una situazione peggiore di quella che immaginavo.
Non lo dico per giustificarmi o per mettere le mani avanti, ma perché questa nostra regione è l'epicentro di tutte le problematiche possibili, a partire dalla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 per passare alla questione dei rifiuti, al dissesto idrogeologico, alla balneabilità. Proprio per agire in questo senso, abbiamo lavorato innanzitutto per modificare lo Statuto, in modo da mettere la nostra Regione al passo con le altre esperienze del Paese. Siamo ancora agli inizi, ma già i primi risultati cominciano a vedersi. Ora serve uno scatto di reni che ci allontani definitivamente da una concezione assistenzialistica e ci faccia essere con le carte in regola per diventare i protagonisti del cambiamento. L’assistenzialismo è stato ed è il primo nemico del Mezzogiorno e della Calabria”.
Parlando degli impegni importanti finora assunti, Oliverio ha messo al primo posto il porto di Gioia Tauro esprimendo "comprensione e solidarietà nei confronti dei lavoratori dello scalo portuale. “Su questa importante infrastruttura abbiamo acceso i riflettori fin dalle Primarie del centrosinistra. Io stesso mi recai al porto per presentare la proposta per l'utilizzazione piena dello scalo e per mettere Gioia Tauro nelle condizioni di esprimere tutte le sue potenzialità. In quell'occasione abbiamo definito un dossier che abbiamo consegnato personalmente a Renzi quando è venuto a Reggio Calabria. Prima delle elezioni, inoltre, abbiamo aperto un'interlocuzione con il Governo perché il problema non è solo il transhipment, ma anche la mancata valorizzazione del retroporto.
Stiamo lavorando per la Zes e il primo settembre avremo un incontro con Delrio per l'intermodalità in modo da fare di Gioia Tauro un'infrastruttura al servizio del Paese e dell'Europa. In attesa dell'approvazione della Zes, inoltre, abbiamo deliberato l'assegnazione di una consistente somma per l'abbattimento delle tasse di ancoraggio. Mai un governo regionale ha avuto così tanta attenzione per Gioia Tauro come il nostro, tant'è che ho nominato un assessore con delega specifica. E per farlo non ho aspettato lo sciopero di sabato scorso: l'ho fatto il 21 luglio".
Parlando della Sanità, il Governatore si è mostrato alquanto deluso. “Sulla sanità –ha detto- ancora non ci siamo. Bisogna fare molto e ancora non ci siamo perché, nonostante la presenza del Commissario, non c’è ancora un governo rispondente ai bisogni e alle esigenze della sanità calabrese. Purtroppo non ci siamo e bisognerà subito ricorrere ai ripari. A breve penso di procedere alla nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere. Ci sono, tuttavia, alcune realtà rispetto alle quali sarà necessario riflettere perché le condizioni sono più gravi e richiedono un supplemento di presenza commissariale. Abbiamo pubblicato l'avviso per dare corso alle nomine e c'è un termine entro il quale si possono presentare ricorsi e richieste di revisione, qualora le domande degli aspiranti non fossero state adeguatamente valutate. Poi si procederà”.
Il presidente Oliverio, infine, si è soffermato sulla nomina della nuova giunta regionale.“Non c'è nessuna contraddizione –ha affermato- tra il mio credere nella politica, da 'totus politicus' quale io sono, e la nomina di una Giunta di tecnici. Bisogna leggere bene le ragioni della nomina di una Giunta di soli tecnici e le ragioni risiedono nella necessità di dare, in questa fase, il segnale di una forte azione di cambiamento. Era necessario prendere questa decisione per contrastare l'onda montante dell'antipolitica e del populismo. Questo non significa, però, mettere in soffitta la politica ma, al contrario, esaltarne la funzione soprattutto per il Consiglio regionale, che accresce così il suo ruolo. Una scelta di valore, dunque, se si guarda alla politica come governo dei processi e non come mera gestione del potere”.