Catanzaro e Lamezia, unico progetto sanitario
"Dopo le varie sollecitazioni pervenute a vario titolo da più rappresentanti politici, istituzioni, sindacati, associazioni, ecc, che hanno richiamato, ancora una volta, la problematica sanitaria lametina, da qui un incontro con il commissario alla sanità ingegnere Scura, giorno 9 settembre, ritengo che le amministrazioni comunali di Catanzaro e Lamezia diano seguito ai buoni propositi dell'incontro dei due consigli comunali e sostengano la necessità di uno sviluppo sanitario integrato dei due territori dell'area centrale della Calabria". E' quanto sostiene il consigliere comunale del Gruppo F.I., Salvatore De Biase.
"I sindaci ed i consigli comunali delle due Città - continua De Biase - auspico che rinnovino l'impegno di un comune interesse di sviluppo dell'intera area e sostengano la necessità che l'area di Lamezia non sia considerata separata.
La distanza ed i tempi di percorrenza non consentono di tenere distinte le due aree come bacini d'utenza. Formalmente i decreti recitano che "l'HUB funge anche da SPOKE nella stessa area" e che uno "SPOKE non è prevedibile in un territorio che non disti più di 60 minuti dall'HUB.
Ergo, è necessario che non solo le amministrazioni comunali, ma tutte le forze politiche sostengano e che dalla sanità parta un segnale forte verso l'integrazione dei due territori, che non hanno interessi contrastanti ma devono trovare la via della complementarietà.
Da Lamezia oggi la richiesta è unica e va sostenuta da tutti. Nessuno si tiri indietro.
Nessuno rivendichi o accusi.
Errori ed omissioni ,,che pur ci sono stati, non intralcino e non ostacolino l'obiettivo di unanime sostegno alla richiesta legittima che riguarda la sanità nel nostro territorio che non si è voluto considerare unico come è stato fatto per Cetraro- Paola e per Corigliano- Rossano.
Perchè Catanzaro-Lamezia no?
Sono convinto che questa volta la battaglia di dignità sanitaria e di sopravvivenza non farà tirare indietro nessuno, così come sono convinto che i nostri consiglieri regionali assumano impegni pubblici".