Tagli alla specialistica ambulatoriale. Oliverio sta coi privati: via i decreti di Scura
Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha partecipato oggi a Lamezia Terme all’assemblea generale straordinaria delle strutture private sanitarie accreditate (Anisap e Federlab), alla luce delle preoccupanti sofferenze in cui versano da più tempo le attività della specialistica ambulatoriale.
Da alcuni anni, infatti, insiste un contenzioso promosso dagli erogatori privati che non hanno condiviso diversi decreti della struttura commissariale.
Negli scorsi mesi, poi, la tensione è cresciuta a dismisura a seguito dell’emanazione da parte del Commissario ad acta dei decreti 70 e 72 del 2018 nei quali è previsto un’ulteriore decurtazione dei budget, che assommati a quelli già in essere, provocheranno una riduzione di circa il 40% delle risorse disponibili.
Vi è dunque il rischio concreto, soprattutto per le fasce meno abbienti, che nei prossimi mesi vengano compromesse anche le attività sanitarie primarie e che le strutture private siano costrette ad avviare la procedura di pre-licenziamento del personale in esubero.
Già lo scorso 6 aprile il Presidente Oliverio aveva ricevuto nella sede della Cittadella regionale i vertici di Anisap per affrontare i nodi del comparto e chiarire che rispetto ai decreti oggetto di contenzioso, per come si evince dai decreti stessi, il dipartimento Salute non aveva svolto alcuna attività istruttoria, non sottoscrivendo i relativi Dca 70 e 72.
All’assemblea di oggi hanno preso parte i direttori generali delle Asp, il Dipartimento regionale Tutela della Salute, l'Assessore regionale Maria Teresa Fragomeni, il capogruppo del Pd al Consiglio regionale Sebi Romeo e il responsabile della sanità della Cgil Luigi Scarnati.
“Abbiamo chiesto la partecipazione all'assemblea del Presidente Mario Oliverio e delle organizzazioni sindacali – ha dichiarato Edoardo Macino, presidente di Anisap Calabria - dopo che la Giunta Regionale e il Dipartimento alla Salute della Regione Calabria hanno disconosciuto i decreti 70 e 72 emanati dal Commissario Scura”.
“Ora - ha aggiunto - chiediamo l’insediamento di un tavolo tecnico che possa affrontare e risolvere la grave situazione che si è venuta a determinare e che mette in pericolo l’assistenza sanitaria in Calabria, centinaia di posti di lavoro, l’esistenza stessa di 380 strutture”.
“L’obiettivo che ci poniamo – ha spiegato Macino - è l’annullamento in autotutela del Dca 70 e 72, lo sblocco immediato dei pagamenti, il riconoscimento della funzione delle strutture ambulatoriali private accreditate nella Regione Calabria, tutto ciò al fine di evitare il passaggio all’indiretta, gli inevitabili licenziamenti dovuti al taglio delle risorse e la chiusura di numerose strutture”.
Il Presidente Oliverio ha annunciato che già venerdì prossimo si riunirà il Tavolo tecnico per adottare una linea comune con le associazioni delle strutture private sanitarie accreditate per affrontare la grave situazione che si è creata e ha chiesto formalmente ai direttori generali delle Asp lo sblocco dei pagamenti alle strutture accreditate relativamente al primo bimestre 2018.
“Sono qui con voi – ha detto Oliverio – perché siete una parte sinergica del sistema sanitario calabrese. Non siete altra cosa. La vostra è una battaglia sacrosanta. Le attuali condizioni istituzionali, che incardinano la competenza ad assumere provvedimenti in materia sanitaria in capo al Commissario, non consentono un intervento diretto e risolutivo dell’organo di Governo regionale”.
“Ciò nonostante – ha proseguito - la Regione è determinata ad adottare ogni iniziativa politica utile per risolvere una questione che lede le vostre attività ma soprattutto i diritti dei cittadini calabresi. Ricordo che la Calabria è l'unica Regione ancora sotto commissariamento. Un fatto che non ha prodotto alcun risultato ma che peggiora di giorno in giorno lo stato dei livelli essenziali di assistenza e provoca un forte ricorso alle cure sanitarie fuori regione”.
“Un costo che paghiamo con oltre 300 milioni di euro all'anno. Per porre rimedio a tutto ciò – spiega Oliverio - non mi sono sottratto al confronto aspro con i governi Renzi e Gentiloni. Per evitare che questa sciagura prosegua continuerò a tenere alto il livello politico della situazione, ma chiedo alle vostre associazioni di sostenermi e proiettare i motivi di queste istanze anche attraverso i vostri canali nazionali”.
Il governatore ha chiesto alle strutture di sospendere ogni forma di licenziamento e di evitare il passaggio all’erogazione indiretta perché “a pagare il danno - ha detto - sarebbero principalmente i nostri concittadini.
“È chiaro – ha proseguito il presidente della Regione - che con il mantenimento dell'istituto del Commissariamento al Piano di rientro non si stanno facendo gli interessi della Calabria. Probabilmente c'è da chiedersi chi avvantaggia questo stato di cose che incrementa la spesa sanitaria verso altre regioni e indebolisce le nostre famiglie”.
“La vostra iniziativa ha molto valore perché rappresenta un’ulteriore testimonianza dell'insostenibilità della situazione sanitaria in Calabria che sta diventando drammatica. Chiedo infine ai direttori generali delle aziende sanitarie regionali – ha concluso Oliverio – di sospendere le convocazioni per la firma dei contratti 2018 in attesa di adeguate soluzioni a questa vertenza”.