FdC. Cgil: Soveria, continuiamo a pagare per disinteresse ed interessi
"La tratta ferroviaria Catanzaro-Soveria Mannelli ritorna all'onore della cronaca per i danni che, l'incuria e l'abbandono di chi ne è responsabile, provoca a questa nostra terra". E' quanto scrive Giuseppe Valentino, Segretario Generale Cgil Catanzaro aggiungendo che "La notizia del giorno è il giusto risarcimento a coloro che, nell'ultimo dei tanti incidenti, hanno pagato sulla propria pelle la mancata attenzione e manutenzione della tratta regionale. Poteva andare peggio, si dice in questi casi, anche se al peggio non c'è mai fine. A nulla di fatti è servito l'ennesimo incidente se non per spendere il denaro pubblico per risarcire i viaggiatori.
Quanti sprechi e quante disattenzioni ancora?" A cosa è valso, ci chiediamo, il sacrificio dei lavoratori che a maggio hanno scioperato (perdendo una giornata di stipendio) per chiedere sicurezza ed investimenti? Possibile che - aggiunge Valentino - a pagare devono essere sempre gli stessi senza che coloro i quali hanno la responsabilità istituzionali e politiche si rimbocchino le maniche per occuparsi di problemi che ci trasciniamo da decenni? Ed ancora, a chi giova che la tratta rimanga ferma a Soveria Mannelli e che per proseguire in direzione Cosenza da anni ormai si spendono risorse per pagare il servizio alternativo su gomma?"
"Non ci vogliono grandi economisti - prosegue il segretario della sigla - basta un abaco per dimostrare che se tutte le risorse impegnate per tappare le falle e le emergenze fossero state utilizzate per investimenti sul personale, sulla sicurezza della linea ferrata e sui convogli - ormai a pezzi - le casse regionali avrebbero risparmiato parecchi denari pubblici. La CGIL chiede quando sarà che, nonostante i nostri richiami, il sacrificio dei lavoratori, le varie discussioni di questi anni, la Regione Calabria si deciderà ad affrontare seriamente questo tema in un progetto di ampio respiro che veda l'attuale linea ammodernata e funzionale collegata alla nuova metropolitana di superficie a Catanzaro. Aspettiamo il prossimo disastro?"