Fincalabra: Fuoc, nessun fermo e nessun rischio restituzione
Fondo Unico Occupazione e Crescita (FUOC), non vi è nessun blocco e nessun pasticcio in atto. Né vi è alcun paventato rischio di dover restituire all’Europa parte del finanziamento di 57,5 milioni di euro previsto. Al contrario, vi sono procedure di accesso trasparenti, tempi certi e numeri importanti, in termini di partecipazione (circa 900 domande) e di ammissione al beneficio, che rispecchiano esattamente gli obiettivi prefissati e dichiarati con la pubblicazione del bando nel mese di aprile scorso. Per quanto riguarda, in particolare, il Fondo Occupazione chiamato in causa, FINCALABRA resta in attesa di ricevere la polizza fideiussoria prevista, da parte delle aziende che si sono avvalse della procedura semplificata. – In data odierna, inoltre, sono state incontrate le aziende per fugare ogni dubbio rispetto a procedure e tempi dei finanziamenti in corso.
È quanto precisa e ribadisce FINCALABRA Spa smentendo ricostruzioni a dir poco fantasiose diffuse in questi giorni, destinate di fatto a creare disinformazione ed ingiustificato allarmismo, soprattutto rispetto ai soggetti beneficiari ed alla tante aziende che, misura per misura, risultano già regolarmente ammesse al credito, per un totale complessivo di circa 6 milioni di euro (spalmato tra le circa 200 domande ammesse), parte del quale tra l’altro in corso di erogazione.
Com’è noto il FUOC si compone di tre strumenti che la Regione Calabria – Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali, mette a disposizione degli utenti attraverso Fincalabra: Microcredito, Occupazione e Approdo. I bandi (pubblicati il 2 aprile scorso) seguono una procedura a sportello. Ed al fine di garantire ai cittadini ed alle imprese un’informazione trasparente e corretta, FINCALABRA ha messo a disposizione sul suo sito web tutte le informazioni necessarie ad una corretta predisposizione della domanda di finanziamento, oltre a permettere l’invio on-line della domanda stessa. Di concerto con il Dipartimento, inoltre, è stata realizzata una campagna informativa, con seminari ed incontri su tutto il territorio regionale, in collaborazione con enti locali ed associazioni di categoria.
Nel caso del Fondo Occupazione, le aziende possono accedere attraverso due diverse procedure, una ordinaria (89 domande) mediante la quale le aziende si sottopongono ad una valutazione di merito creditizio ed una semplificata (198 domande) a garanzia, mediante presentazione di idonea polizza fideiussoria da perfezionare prima dell’erogazione del finanziamento.
La richiesta della polizza fideiussoria, rilasciata da soggetti autorizzati ad emettere garanzia in favore di soggetti pubblici o di chi li rappresenta, nel rispetto della normativa vigente, alle aziende che non si sottopongono all’analisi del merito creditizio, ha lo scopo precipuo di tutelare la restituzione delle risorse pubbliche messe a disposizione del FUOC, nel rispetto delle normative europee.
A ciò si aggiunga che i beneficiari del FUOC, sempre nel caso del Fondo Occupazione (sono state ammesse 16 domande su 84 istruite per oltre 2 milioni di euro), restano i soggetti svantaggiati e molto svantaggiati previsti dal Por. Le aziende che assumono sono gli strumenti indiretti attraverso cui si raggiunge l’obiettivo, per cui è importante che le stesse, dimostrino di poter sopportare nel tempo l’incremento occupazionale per cui ricevono il finanziamento.