Inaugurata al Marca la mostra di Aurelio Amendola dedicata ad Andy Warhol
Come molti grandi artisti, preferisce lasciare la parola alle proprie opere. La differenza è che poi non risparmia sorrisi e racconti di vita e d’arte e quanti hanno deciso di partecipare all’inaugurazione della mostra di Aurelio Amendola – da ieri sera al Museo Marca fino al 12 ottobre – dedicata al padre della pop art, finiscono per “sfogliarla” tra foto e aneddoti accanto ad un brillante ospite che finisce per farsi fotografare davanti al volto serio di Warhol da quanti l’hanno appena presentato nel corso della conferenza stampa, tenuta nella sala panoramica del museo dell’amministrazione provinciale di Catanzaro. Con il presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, il presidente della Fondazione Guglielmo, il notaio Rocco Guglielmo direttore del Marca, il curatore Piero Mascitti; ma anche il critico Alan Jones, tra i maggiori conoscitori della pop art, Diego Dolcini, Domenico Piraina, Alessandro Papetti e Massimo Ferrarotti dell’associazione culturale Spirale d’Idee di Milano.
Di Amendola è la celebre sequenza dedicata ad Alberto Burri, colto nell'istante creativo, mentre sta realizzando una combustione su un telo di plastica nello studio di Città di Castello, nel 1976. Così come c'è la sua firma in quello scatto ormai classico di Emilio Vedova: l'artista è immortalato, grondante di colore, mentre dipinge con le mani nel suo studio veneziano (1987). E' figlia del suo obiettivo anche la fotografia di Andy Warhol nel suo atelier, come tanti altri sono i ritratti di artisti che il fotografo Aurelio Amendola ha realizzato nell'intento di indagare lo spazio cruciale dell'attività artistica, quello in cui l'opera d'arte viene concepita. In esposizione 22 ritratti fotografici che Aurelio Amendola dedicò ad Andy Warhol in due sue visite alla Factory a New York nel 1977 e nel 1986, pochi mesi prima che il padre della Pop Art morisse. Le foto in mostra, molte delle quali inedite, sono di grande formato, due di 1,80 m x 1,80 m e le altre di 1,25 m x 1,25 m. Le due serie di ritratti di Warhol sono molto differenti: i primi scatti, quelli del 1977, sono dei ritratti in stile ottocentesco del grande artista americano; nelle foto del 1986, invece, Warhol è già malato e Amendola nella forza severa e sintetica dei suoi scatti rivela l’aspetto spettrale dell’artista degli ultimi anni.
“Con questa mostra il Marca dimostra ancora un volta di essere una struttura d’eccellenza che guarda all’Europa – ha detto il presidente della Provincia, Enzo Bruno -. Il maestro Amendola ci onora con il suo lavoro, e per questo dobbiamo ringraziare la Fondazione Guglielmo che ha messo a disposizione del Marca con una importante sinergia un patrimonio di conoscenze ed esperienze che consentono al museo di affermarsi in un panorama internazionale. Possiamo dire che l’esperimento è riuscito, e sarà esportato nella rete museale che stiamo ultimando”.
“Quella di Amendola, che vuole essere anche un omaggio al maestro Rotella – ha spiegato il direttore Guglielmo – è la prima mostra prodotta dal Marca che ci permette di esportare cultura: si tratta di un esperimento ripetibile per la cui riuscita serve il sostegno di tutti gli operatori culturali della città”.
L’evento è organizzato dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dalla Amministrazione Provinciale di Catanzaro con il supporto dell’associazione culturale Spirale d’Idee di Milano. La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Silvana curato da Piero Mascitti con una presentazione di Rocco Guglielmo e testi di Alan Jones, Lorenzo Canova, Fabrizio D'Amico, Walter Guadagni, Marco Meneguzzo arricchita da una lunga intervista ad Aurelio Amendola di Gianluigi Colin.
Dopo il Marca di Catanzaro l’esposizione farà tappa a Torino, Londra e in prestigiose istituzioni pubbliche e private in Italia e in America. A Torino la mostra si terrà dal 17 ottobre al 5 novembre presso la galleria Accademia. A Londra, dall’11 al 31 ottobre, sarà presente presso la galleria Moretti Fine Art nelle stesse settimane in cui si svolgerà la Frieze Art Fair, importante fiera di arte contemporanea.
Alan Jones, tra i curatori del catalogo dedicato alla mostra di Aurelio Amendola, ha affermato: “Catanzaro mi ha stupito. Ha a disposizione questo spazio culturale importante, Warhol sarebbe scappato a vedere i quadri dell’800. Continuate su questo percorso turistico-culturale, continuate così”. Catanzaro esporta cultura. In fondo, come ricorda Mascitti: il centro del mondo è là dove succedono le cose.