Il “Chilometro Piccante” di Shape Beyond Graphic
Un piano di marketing territoriale legato ad una delle nostre più grandi opportunità: la Notte Piccante. L’agenzia di comunicazione integrata Shape Beyond Graphic, grazie alla genialità dei due membri PierPaolo Voci e Laura Trapasso, ha ideato una sorta di programma ombra e virtuale del tradizionale appuntamento noto come La Notte Piccante. Si tratta di un esperimento, quasi un azzardo, che l’agenzia lancia in un periodo particolare per il capoluogo.
Coscienti, infatti, che la creazione di un evento non basti a rilanciare un territorio da troppo tempo abbandonato a se stesso e ormai da anni in mano a sciacalli senza dubbio lontani dalla lezione storica che riconosce nella politica e nel politico l’amministratore della res pubblica per il bene della moltitudine, i due catanzaresi doc anno dopo anno hanno proposto alla classe dirigenti eventi degni di nota e sperimentazioni artistiche che hanno ottenuto il riconoscimento dei cittadini. Hanno lavorato sodo e in meno di una settimana hanno completato il loro folle progetto. Si sono rivolti ad esperti nel settore della valorizzazione delle risorse storico-culturali. Hanno messo in piedi una programmazione sostenibile e di lungo periodo basata su una più viva connessione tra pubblico e privato. E per farlo hanno pensato ad una comunicazione nuova, in chiave social e ad un evento virtuale che nasce dalla loro profonda conoscenza del web.
“Il consueto appuntamento della Notte Piccante – dichiarano i due -, al ritorno dalle ferie estive, avrebbe già dovuto essere pronto e la consultazione del programma già disponibile agli utenti e invece ancora tutto tace. Questo immobilismo – proseguono i due - che ormai contraddistingue la nostra amata città ha mosso le nostre azioni nel desiderio di immaginare una Notte Piccante, alternativa e funzionale”.
L’idea di base vuole, da una parte, ridare splendore ad una città che merita la nostra attenzione e, dall’altra, salvaguardare un ripristino identitario che tarda a palesarsi. Per farlo l’amministrazione comunale avrebbe bisogno di colmare un tradizionale vuoto fatto da incapacità manageriale e rifiuto per qualsivoglia sistema di attribuzione delle competenze.
Come sempre, tutto parte dal basso, dalle radici storiche e si evolve sulle specificità che hanno reso Catanzaro nota e unica. Il Castello, la seta, i maestri del ferro, il morzello non sono, infatti, che piccoli tasselli di un grande puzzle che ciascuno dovrebbe costruire partendo da una più viva consapevolezza. “Ecco perché – continuano i due - il nome dell’evento non sarebbe più la “Notte Piccante” ma il “Chilometro Piccante”. Sì, un chilometro, o giù di lì, è la distanza che separa Piazza Roma dal San Giovanni. Un chilometro virtuale da riempire con feste, rievocazioni, storia, creazioni e spettacoli senza abbandonare mai di vista un’incontrovertibile verità: che ci troviamo nel 2015 e, la risposta ai nostri problemi si trova sì in radici dimenticate ma in un processo di reinserimento in una modernità che ci ha sempre puniti.
“A breve – concludono i due - pubblicheremo tanto le ragioni esplicative quanto un vero e proprio programma che a nostro modesto avviso potrebbe rappresentare una valida alternativa a quella che è, allo stato attuale, una triste sagra di paese che pecca di presunzione quando afferma di posizionarsi al centro di una politica di ripresa economica. Perché se non produce echi a lungo periodo non è efficace, quindi, per ovvie ragioni, deve mutare nei contenuti e nella sostanza”.