Nel porto 30mila mq di impianti, senza pagare l’Imu: società nei guai

Reggio Calabria Cronaca

Avrebbe operato senza procedere all'accatastamento della sua attività imprenditoriale, ubicata nel comune di San Ferdinando in un terreno di circa 30 mila metri quadrati, riuscendo così ad evitare il pagamento dell'Imu almeno per quattro anni.

È quanto ritengono di aver scoperto i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Reggio Calabria, impegnati in una serie di controlli alle varie imprese e società operanti all'interno del porto di Gioia Tauro.

Le gravi irregolarità

L'attività investigativa ha permesso così di far emergere delle gravi irregolarità a carico di un imprenditore, beneficiario di una concessione marittima dove aveva realizzato delle strutture e degli impianti a servizio del vicino scalo.

Tramite l'incrocio dei dati disponibili, sarebbe stato possibile accertare dunque il mancato versamento dell'imposta municipale unica dal 2020 al 2024.

L'evasione sistematica

Ma non solo: l'attività non avrebbe neppure ottemperato agli obblighi tributari, configurando così una condotta sistematica di evasione.

Secondo i calcoli effettuati dai finanzieri, al netto delle sanzioni e degli interessi sarebbe stata evasa una cifra di circa 100 mila euro, ora in fase di recupero da parte del Comune di San Ferdinando.

I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, e riguarderanno con particolare attenzione le realtà economiche operanti attorno allo scalo portuale, al fine di accertare il rispetto delle normative ed il corretto versamento dei tributi locali.