Rischio idrogeologico, pronti 135 mln. Calabria Verde: ecco gli interventi

Catanzaro Attualità

Al fine di consentire una migliore comprensione delle attività intraprese da Calabria Verde, il direttore generale Paolo Furgiuele interviene nel dibattito relativo alla notizia della convenzione con il dipartimento dei Lavori pubblici della Regione Calabria, firmata lo scorso 11 settembre, per esporre le linee guida degli interventi che saranno messi in atto grazie alle risorse comunitarie che la Regione ha destinato all’azienda.

Si tratta, lo ricordiamo, di una cifra pari a circa 135 milioni di euro, che sarà utilizzata per il finanziamento di importantissime opere per la prevenzione del rischio idrogeologico.

I progetti elaborati da Calabria Verde in questi mesi e in sinergia con gli enti locali calabresi che hanno segnalato all’azienda le criticità presenti sul territorio e che l’azienda ha subito provveduto a catalogare e a schedare, verranno finanziati dalla Comunità Europea secondo le linee predisposte, che sono tre in particolare: la 3.2.2.1 che riguarda il Consolidamento per la mitigazione del rischio da frana che comportano interventi per l’importo complessivo previsto di 31.431.473,00 di euro; la 3.2.1.2 sulla Rimozione delle condizioni di criticità lungo i corsi d’acqua, per l’importo di 70.626.099,34 di euro; la 3.2.3.2, Azione per potenziare il sistema regionale per la gestione delle emergenze tramite l’acquisto di nuovi mezzi che saranno messi a disposizione del personale (importo di 33.615.000 euro).

Sono tanti, naturalmente, gli interventi a loro volta previsti nell’ambito di queste tre linee d’azione. Tra i più urgenti e improrogabili, il ripristino della sezione idraulica e della funzionalità delle opere idrauliche in aree a rischio molto elevato (R4) o elevato (R3), definite e perimetrate in base alle procedure adottate dal Piano di assetto idrogeologico; il ripristino della sezione idraulica e della funzionalità delle opere idrauliche nei tratti a modesta pendenza, che si sviluppano nelle zone vallive, spesso interessate da intenso sviluppo edilizio-abitativo o produttivo industriale; il ripristino e riefficientamento delle opere idrauliche esistenti e delle sezioni di deflusso attraverso la realizzazione di opere di sistemazione, il taglio di piante arbustive e lo sradicamento di ceppaie; la realizzazione di azioni di consolidamento per scongiurare il rischio frana in aree a rischio molto elevato (R4) o elevato (R3), attraverso la messa in sicurezza degli insediamenti urbani e delle infrastrutture strategiche.

Per entrare nel dettaglio e usare un linguaggio meno tecnico e più comprensibile, quest’ultime riguarderanno la stabilizzazione di versanti e scarpate con la sistemazione dei sistemi di smaltimento delle acque (cunette, tombini, canali di guardia, piccoli fossi di scolo), la sistemazione di briglie e muretti a secco, opere di ingegneria naturalistica (come ad esempio le fascinate) e la realizzazione di gabbionate.

È anche rilevante ricordare che su tutti questi interventi sono stati rilasciati i pareri di conformità dal Dipartimento Presidenza e dal Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria, nonché il parere di coerenza dell’Autorità di Gestione del Por Calabria Fesr 2007/2013.

Le attività di Calabria Verde saranno ben presto sottoposte a controlli di più livelli. I progetti sono stati acquisiti e rimodulati a seguito dell’analisi effettuata dall’amministrazione regionale ma, dopo l’effettuazione dei collaudi da parte dei tecnici di Calabria Verde, saranno controllati allo scopo di consentire la rendicontazione in sede comunitaria da parte degli esperti del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione. Successivamente, un’ulteriore verifica a campione su alcuni progetti sarà avviata dall’Autorità Regionale di Audit sui fondi strutturali, e altre verifiche saranno eventualmente disposte dalla Commissione Europea.

Il compito di Calabria Verde, nel frattempo, sarà quello di concentrarsi sugli interventi programmati per l’immediato futuro, tutti perfettamente in linea con le normative europee e con gli obiettivi e le finalità dei Por 2007/2013.

“La Regione e l’Azienda – conclude Fusto - si preparano dunque ad affrontare una sfida difficile ma al tempo stesso avvincente, che consentirà finalmente di prevenire e gestire al meglio quelle situazioni di dissesto che sono purtroppo piuttosto frequenti in un territorio vasto e orograficamente frastagliato come quello calabrese”.