Sacco (Fn) su degrado ex Palazzetto dello sport nel quartiere Casali
“Riguardo ad un articolo apparso ieri su di un quotidiano di Cosenza in cui si denuncia l’incuria e l’abbandono dell’ex Palazzetto dello sport ubicato nel quartiere Casali,corre l’obbligo di fare dovute precisazioni ed entrare ancora più nello specifico per evidenziarne colpe e responsabilità.” È quanto afferma Vincenzo Sacco, Segretario cittadino di Forza Nuova Cosenza.
“ Tale struttura oggi abbandonata, - presegue - in passato è stata utilizzata per la sistemazione della comunità rom la cui conclamata inciviltà degli ospiti ha fatto si è purtroppo concretizzata in seri ed evidenti danni a tutto lo stabile tutto questo nell’indifferenza delle istituzioni politiche nonostante più volte i cittadini residenti nella zona avessero fatto presente ciò all’Amministrazione comunale.
Fermo restando che il vandalismo non ha etnia o razza, ma semplicemente è figlio di una manifesta e rozza inciviltà,noi di Forza Nuova vogliamo ricordare al Sindaco Occhiuto il fatto che sul quartiere e nella struttura dell’ex Palazzetto,ancora insistono presenze di rom che compiono danni e rubano, portando via quel che trovano,tipo rame o altro materiale, tutto ciò nella massima tranquillità senza il minimo disturbo.
E’ veramente triste in un quartiere storico e con antica tradizione ,assistere a strutture lasciate all’abbandono ed al degrado,non è certamente questa una bella immagine per la nostra città,a tal proposito chiediamo all’Amministrazione Comunale di voler intervenire il prima possibile per mettere fine a questo scempio,vogliamo che la Polizia Municipale monitori il tutto facendo controlli,ed identificando gli autori materiali di questi atti di vandalismo,Casali non può rappresentare in quel punto una zona franca,il sindaco deve mettere in campo tutte le dovute contromisure per contrastare il degrado,- conclude Sacco - non deve passare l’idea che una comunità allogena trasformi una struttura sportiva in ricettacolo di illegalità e degrado,noi di Forza Nuova non possiamo permetterlo.”