Sanità. Pacenza: "La nomina di Scopelliti? Un atto di fiducia del governo nei suoi confronti"
"Il Piano di rientro dal debito sanitario è stato presentato, adesso si plachino le polemiche e si lasci spazio, una volte per tutte, all’azione dettata dal governatore Peppe Scopelliti per il riordino definitivo del settore in Calabria". Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (Pdl), nel ribadire il suo fermo appoggio al governatore Scopelliti (nel giorno della presentazione a Catanzaro del Piano di rientro dal debito sanitario), lancia un appello alle istituzioni e ai cittadini calabresi affinché nel settore si possa tornare alla normalità. "Condivido appieno la chiusura di alcune strutture ospedaliere e la riconversione di altre – ha affermato in proposito Salvatore Pacenza – perché non è più possibile mandare avanti oltre 60 ospedali, tra pubblico e privato, a fronte di una densità di popolazione di appena 2 milioni di abitanti. Ogni anno, spendiamo circa 230 milioni di euro per la cosiddetta emigrazione sanitaria. Per la sanità pubblica, in Calabria, un posto letto arriva a costare 624 euro, quando se ne dovrebbe spendere 180. Queste cifre sono fuori da ogni parametro nazionale e pesano sulle tasche dei cittadini. L’offerta sanitaria regionale va razionalizzata e riorganizzata per questi motivi. Con la “cura” disegnata dal governatore Scopelliti, si arriverà ad ottenere un risparmio annuo complessivo di circa 200 milioni di euro. Del resto, quello presentato oggi a Catanzaro, è lo stesso Piano approvato dal centrosinistra nel dicembre 2009, anche se questo contiene qualche modifica in più ritenuta necessaria. La giunta Loiero non ha attuato un solo punto di quel Piano sottoposto al vaglio del Consiglio per ben due volte. Forse perché mancava a quell’esecutivo il coraggio e la determinazione che il governatore Scopelliti sta dimostrando di avere, gestendo con fermezza le decisioni già adottate. Ad esempio il presidente della Regione darà attuazione alla delibera del 16 febbraio 2010 che aveva già individuato i primi 5 ospedali sui quali intervenire (Mormanno, San Marco Argentano, Chiaravalle, Soriano e Oppido Mamertina). Ho già ho avuto modo di ribadire come sia giusto, da parte di cittadini, politici e soggetti istituzionali, non condividere appieno le scelte del governatore, ma tutti loro devono assestarsi ad un civile confronto. L’ostruzionismo a scatola chiusa mosso da alcuni sindaci è del tutto deprecabile. A loro dico: provate a discuterne col governatore Scopelliti per capire meglio il progetto di riconversione previsto per gli ospedali di competenza".