Piccioni, interpellanza al sindaco sulla Sacal
"Conoscere quale orientamento intenda assumere l’amministrazione comunale guidata da Paolo Mascaro rispetto alle indagini che hanno coinvolto nelle scorse settimane i vertici della Sacal, alla luce delle posizioni espresse dagli altri due enti istituzionali presenti nel Cda, la Provincia di Catanzaro e la Regione Calabria, che nei giorni scorsi hanno ribadito la richiesta di azzeramento dell’intero Cda e la convocazione dell’assemblea dei soci. Conoscere, dunque - continua la nota - perché il rappresentante del Comune di Lamezia Terme nel Cda Sacal Emanuele Ionà, nel corso dell’ultima riunione del consiglio di amministrazione, ha assunto una posizione diversa rispetto ai rappresentanti degli altri due enti istituzionali e verificare quale linea intenda seguire l’amministrazione comunale nelle politiche di governance della società aeroportuale, alla luce delle prospettive di crescita dello scalo lametino e degli importanti appalti che la società dovrà gestire nell’immediato".
Questo chiede il consigliere comunale “Lamezia Insieme” Rosario Piccioni in un’interpellanza indirizzata al Sindaco Mascaro, depositata questa mattina presso la segreteria della presidenza del consiglio comunale.
Nell’interpellanza, il consigliere Piccioni fa notare come sia auspicabile che “al di là di ogni altra considerazione di merito, che gli enti pubblici che partecipano alla società e che esprimono la maggioranza assoluta del capitale sociale abbiano una posizione univoca di fronte ad una questione così delicata”, quale quella delle indagini che hanno coinvolti i vertici della società “e soprattutto in vista degli importanti appalti che la società dovrà gestire”.
“Alla luce delle posizioni assunte nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione da parte dei rappresentanti della Regione Calabria, della Provincia di Catanzaro e del rappresentante dei soci privati Francesco Grandinetti, e alla luce delle importanti prese di posizione politiche da parte del presidente della Regione Mario Oliverio e di undici consiglieri della Provincia di Catanzaro di entrambi gli schieramenti, che hanno apertamente sostenuto la linea dell’azzeramento dell’attuale Cda della Sacal, occorre conoscere subito quale linea intenda seguire l’amministrazione comunale guidata da Paolo Mascaro attraverso il rappresentante del Comune nel Cda, Emanuele Ionà.
Ci tengo a precisare che esprimo piena fiducia nell’operato della Magistratura e auguro a tutte le persone coinvolte nell’indagine di poter dimostrare la loro estraneità ai fatti. Qui non è in discussione il destino giudiziario di singoli, ma il futuro del nostro aeroporto che recentemente è stato inserito dal governo tra gli scali di interesse nazionale e tra le dodici infrastrutture strategiche per l’Italia! Rispetto a tutto questo, non è più procrastinabile conoscere che cosa vuole fare il Comune di Lamezia Terme, socio di maggioranza relativa della società aeroportuale, sia rispetto alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto gli attuali vertici sia rispetto alle scelte strategiche per il futuro dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, auspicando una linea comune tra tutti gli enti pubblici che partecipano alla società e che esprimono la maggioranza assoluta del capitale sociale.
Occorre ricordare che nel mese di maggio scorso la giunta regionale ha deliberato un finanziamento di circa 26 milioni di euro attraverso l’utilizzo delle risorse del fondo unico Pac per la costruzione d della nuova aerostazione che garantirebbe una gestione di circa 3,5 milioni di passeggeri l’anno, con servizi e caratteristiche che consentirebbero al nostro aeroporto di candidarsi ad essere il secondo hub del Paese, sicuramente il primo del Sud.
Non vorrei che si sprecasse un’occasione storica per Lamezia e la Calabria a causa del prevalere di certe logiche che negli scorsi anni hanno segnato negativamente la gestione del nostro aeroporto, visto per troppo tempo come un territorio di “spartizione politica” più che come una risorsa da valorizzare e dove troppo spesso è prevalsa la logica della “privatizzazione degli utili e socializzazione delle perdite”, in una commistione scellerata tra pezzi della politica e interessi privati nel totale disinteresse della crescita dello scalo lametino.
In tal senso, ho apprezzato e condivido l’appello del capogruppo dell’Udc Giancarlo Nicotera ad aprire una riflessione tra tutte le forze politiche cittadine, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione, nella consapevolezza che l’aeroporto di Lamezia Terme, per la sua rilevanza strategica e le sue prospettive concrete di crescita, richiede scelte manageriali che, più che rispondere ai diktat di questa o quella parte politica, devono essere orientate a farne uno strumento di sviluppo a servizio della Calabria e di tutto il Mezzogiorno.”