Povertà: associazioni, sì a reddito inclusione sociale

Calabria Attualità

Si è svolto nella sede regionale della Cisl, a Lamezia Terme, un incontro tra i componenti di "Alleanza Calabria contro la Povertà" (Acli, Cgil ,Cisl,uil, Forum Terzo Settore, Cofcooperative, Arci, Unitalsi, Caritas) per discutere del pacchetto di interventi contenuti nella proposta di Legge nazionale a favore delle famiglie in povertà assoluta. "Tutti i partecipanti - spiega un documento - hanno concordato sulla portata innovativa della norma capace di coniugare misure di natura economica, a carattere universalistico (definito reddito di inclusione sociale), azioni di ampliamento e/o potenziamento dei servizi socio-assistenziali e politiche attive del lavoro commisurati ai bisogni individuali, con il rafforzamento del territorio e dei suoi attori pubblici e sociali come agenti di costruzione di politiche condivise. Le ricadute di tali misure sul territorio calabrese - si fa rilevare - avrebbero una portata più ampia che in altre Regioni, innanzitutto, rispetto all'entità della integrazione economica determinata dal differenziale di reddito delle famiglie calabresi, ma soprattutto perchè costituisce un'occasione per la piena implementazione di quella sussidiarietà orizzontale e di quel Welfare mix che nella nostra Regione, purtroppo, stentano a partire".

L'Alleanza per la Povertà si impegnerà "nella richiesta di un urgente incontro con il Presidente Mario Oliverio e l'Assessore al Lavoro, formazione, Politiche Sociali e della Famiglia Federica Roccisano. L'intento - spiega la nota - è quello di chiedere alla Regione di sostenere a livello nazionale l'approvazione della Legge sul REIS ma anche, in attesa della sua approvazione in Parlamento, che si possa attivare qui in Calabria un progetto pilota, della durata di un anno, per il sostegno alle famiglie in povertà assoluta attraverso l'utilizzo di fondi comunitari e/o di risorse ordinarie. Chiederemo - si legge - che nel progetto siano inserite azioni di supporto gli Enti locali per il potenziamento della rete dei servizi; introdotte misure di integrazione al reddito, per un importo pari ad 500 euro per la durata di mesi sei eventualmente rinnovabili; previste politiche indirizzate alla non-autosufficienza quali ad esempio politiche occupazionali per i lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, anche sfruttando le disposizioni in materia di agricoltura sociale, previste dalla legge 18 agosto 2015 n. 141. Da parte nostra - conclude la nota - l'impegno sarà quello di creare un gruppo di lavoro che sostenga la Regione nel processo di definizione del progetto pilota e si impegni a collaborare attivamente per le successive fasi di implementazione". (AGI)