Riforma Renzi-Giannini: studenti di Catanzaro denunciano minacce di sanzioni
“Ancora la Riforma Renzi-Giannini Non è andata a regime, che già se ne scorgono le tristi conseguenze. Sempre più alunni – si legge in una nota del Comitato per la scuola della Repubblica - Catanzaro e Provincia - vengono a cercarci per denunciare atti intimidatori della libertà di manifestare liberamente i propri pensieri nelle scuole, i luoghi un tempo deputati alla formazione di coscienze autonome e critiche.
Ci è giunta segnalazione - si legge ancora - che Dirigenti e/o docenti di alcuni istituti di Catanzaro minaccerebbero i ragazzi di provvedimenti disciplinari, qualora partecipassero alla manifestazione del 9 ottobre contro la Riforma. Fra tutti spicca il Liceo di Scienze umane "G.DeNobili".
Triste capitolo per la scuola italiana questo della legge 107, che riduce il pluralismo che contraddistingueva l'istituzione scolastica alla truffa ideologica del Pensiero Unico, quello di chi detiene e gestisce il potere. La cosa grave è che operatori del settore, docenti o ex docenti (dirigenti) legati ad un'etica professionale di educatori si sentano oggi tanto precari e sotto scacco da perpetrare una simile minaccia ai danni dei propri studenti, abusando del loro ruolo. Fa parte della natura umana: chi è abusato, abusa a sua volta. Le gambe della Riforma sono la paura, l'ignavia e l'abuso di potere.
Eliminare questi elementi dalla nostra condotta quotidiana é la nostra vera difesa. Se ci riusciamo e perseguiamo la nostra etica professionale illuminati dalla luce della Costituzione, nessun abuso potrà attecchire e le maglie di questa iniqua catena salteranno miseramente! Noi saremo vigili e pronti a ricevere informazioni dagli studenti per restituire alle ragioni dei deboli la voce spenta dalla prepotenza dei forti, adempiendo così a quei doveri etici della classe docente, ai quali alcuni hanno creduto di rinunciare forse per paura, forse (ce lo auguriamo) per un malinteso senso del loro ruolo.”